“Piuttosto che un attimino” (parte II)
CULTURA - (Ecco la seconda parte dell'intervista a Valeria Della Valle, docente di Linguistica italiana alla “Sapienza”, Università di Roma. Qui trovate la prima)
Chi ha il potere di dire che una forma considerata un tempo errore si è trasformata a tal punto da essere corretta?
I linguisti non danno indicazioni, non dicono cosa sia corretto e cosa sia invece un errore. Nel nostro lavoro noi crediamo in una grammatica descrittiva e non normativa. Di conseguenza possiamo dire che il nostro compito è quello di osservare come è fatta la lingua in uso, analizzando le caratteristiche esistenti e le differenze tra parlato e lingua scritta, senza dare indicazioni in merito. Quello che ho appena detto è tuttavia vero solo in parte, visto che nei testi di grammatica vi sono regole e norme