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Disannuncio

CRONACA - Nel luglio 2010 si è parlato molto della ricerca di Paola Sebastiani e Thomas Perls dell’Università di Boston, in collaborazione con Annibale Puca, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Milano (Itb-Cnr), pubblicata su Science. In un migliaio di centenari, erano state identificate 150 mutazioni genetiche che proteggono dalle malattie dell’invecchiamento. Quattro mesi dopo tuttavia, il direttore di Science esprimeva la sua "preoccupazione" e avvertiva che le critiche erano piovute fitte e motivate. In particolare, quelle mutazioni erano state trovate in laboratori diversi - un "subappalto" frequente che consente di risparmiare tempo e denaro, e l'analisi bio-statistica dei risultati non aveva tenuto conto delle differenze nei metodi e negli strumenti utilizzati.

Cosa calma le staminali

NOTIZIE - Nel cervello esiste un serbaotoio di cellule staminali che servono a far nascere nuovi neuroni quando ce n'è bisogno. Per la maggior parte del tempo queste cellule restano in stato quiescente, impedendo così l'esaurimento della riserva e l'invecchiamento precoce. Un team di ricercatori del Salk Institute di La Jolla in California, ha individuato un fattore che controlla l'attivazione delle staminali cerebrali, che potrebbe essere collegato anche agli effetti benefici dell'esercizio fisico contro l'invecchiamento cerebrale.
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