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Emissioni in calo

AMBIENTE - Nel 2011 è andata meglio. Le emissioni di gas serra, pari a oltre 4 miliardi di tonnellate, sono diminuite del 2,5% nei Paesi dell'Unione Europea, dopo l'aumento del 2,4% registrato nel 2010. La conferma arriva dagli ultimi dati rilasciati dall'Agenzia europea per l'ambiente (Aea). I Paesi che aderiscono al protocollo di Kyoto sono stati ancora più virtuosi con una riduzione del 3,5%. Tutto questo nonostante l'aumento del Pil e il maggior consumo di carbone. Il buon risultato è stato possibile grazie al clima favorevole: l'inverno mite ha infatti contribuito a ridurre il fabbisogno di riscaldamento e quindi il consumo di gas naturale. Anche il continuo aumento delle fonti di energia rinnovabile ha favorito il taglio delle emissioni di gas serra. Nel complesso nei Paesi dell'Ue27, i gas serra emessi sono passati da circa 5,6 miliardi di tonnellate nel 1990 a 4,6 miliardi nel 2011, diminuendo del 17,5% rispetto all'anno di riferimento del protocollo di Kyoto. Nei 15 Paesi aderenti a Kyoto il calo è stato del 14,1%. Un risultato sicuramente più che apprezzabile. Ma per sapere quale Paese è stato più virtuoso bisognerà attendere ottobre, quando l'Aea pubblicherà un rapporto dettagliato per ogni Stato delle emissioni di gas serra nel Vecchio continente.

Da Kyoto a Copenhagen

Oliver Tickell, giornalista e ambientalista britannico, spiega ai microfoni del Corriere della Serra quali potrebbero essere delle soluzioni alternative per gestire i gas serra. Ma la strada per un accordo sostenibile del futuro del pianetasi si scontra con la pragmaticità della politica