IL PARCO DELLE BUFALE – Nel pomeriggio dell’8 dicembre al Congresso statunitense, il senatore e candidato repubblicano alle elezioni presidenziali Ted Cruz aveva...
IL CORRIERE DELLA SERRA - In un articolo su Nature del 1998, Michael Mann, Raymond Bradley e Malcolm Hughes "propongono un metodo" per aggregare alcune serie di dati dai quali sono estrapolate le temperature nell'emisfero nord. Ne risulta la curva del grafico sopra, detta "a mazza da hockey" per l'impennata nel Novecento. Ha grandi margini d'incertezza fino all'uso dei termometri standard, spiegano gli autori, ma si tratta di un primo tentativo. Ne fanno un secondo l'anno dopo, il metodo piace, si diffonde, viene via via migliorato e produce decine di mazze analoghe, l'ultima il 16 agosto scorso
IL CORRIERE DELLA SERRA - Dopo la commissione presidiata da Lord Oxburgh, anche quella di Sir Muir Russell ha detto che gli scienziati diffamati in questi mesi sui media sono bravi e onesti, e la mazza da hockey un bijou. Doveva indagare sulle presunte malefatte commesse da Phil Jones, Ken Briffa, Michael Mann e altre vittime del furto di mail all'Unità di ricerca sul clima (CRU), dell'università dell'East Anglia. Letta la refurtiva, ha analizzato i lavori e i comportamenti degli indagati, e li ha sottoposti a interrogatorio. A tortura, pare di no.
Nei ritagli di tempo, Sir Muir Russell et al. hanno ricostruito le temperature usando i dati pescati in rete e, scritto il proprio programmino informatico, hanno ottenuto la stessa mazza di chi la fa di mestiere e non quella fatta dagli scettici. In particolare da quelli che volevano spaccarla adducendo che la CRU aveva trascurato le isole urbane di calore per esagerare l'effetto serra dei gas omonimi. Dopodiché gli inquirenti hanno rimproverato la CRU e l'università di essere "di poco aiuto e sulla difensiva" quando estranei chiedevano i dati. Questa non l'ho capita. Se da dilettanti li avevano trovati da soli vuol dire che sono capaci tutti, che senso ha chiederli?