Si salvi chi può (la vera legge del mare)
COSTUME E SOCIETÀ - “Prima le donne e i bambini”: fine di una leggenda marinara.
Su una nave che affonda c’è poco spazio per la galanteria, e l’immagine romantica di uomini valorosi che cedono il posto a donne e bambini sulle scialuppe di salvataggio mentre la nave scompare negli abissi marini è buona solo per colossal hollywoodiani. Insomma, quando di mezzo c’è la vita l’unica regola che conta è quella di salvare la propria. E allora, nella sventura di un naufragio, chi ha maggiori possibilità di trovare posto su una scialuppa di salvataggio? La risposta va contro le comuni credenze sul comportamento umano in caso di pericolo. Le maggiori chancedi salvarsi ce l’hanno nell’ordine: l’equipaggio, il capitano, gli uomini, le donne e, per ultimi, i bambini.
Ce lo dice uno studio apparso sulla rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences, in cui Mikael Elinder and Oscar Erixson, della Università di Uppsala, in Svezia hanno ricostruito gli eventi di 18 disastri avvenuti tra il 1852 ed il 2011. Una serie di sciagure che hanno coinvolto più di 15000 persone, tra equipaggio e passeggeri