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“Per favore, prima di parlare s’informi”

Il Quotidiano di Alessandria ha ripreso pari pari un comunicato in cui il Comitato Italiano per il Rilancio Nucleare impartisce al Ministro per l'ambiente una lezione sulla forza di gravità. Nel rispettare la decisione della maggioranza degli elettori, il prof. Corrado Clini sembra aver deluso le speranze di Rilancio suscitate dalla sua appartenenza all'Istituto pro-nucleare Bruno Leoni. La sua richiesta di più ricerca per migliorare le prestazioni delle celle fotovoltaiche ha suscitato invece il sarcasmo del Cirn come si evince dai toni battaglieschi:

OggiScienza TV – Fukushima: riflessioni a sei mesi di distanza

OggiScienza TV - Fukushima: riflessioni a sei mesi di distanza Il Bullettin of Atomic Scientist ha messo in linea un numero speciale dedicato all'impatto dell'incidente nucleare di sei mesi fa. Che cosa poteva essere fatto per prevenire o impedire la catastrofe? Cosa si può fare per prevenirne (non solo in giappone) altre in futuro? Molte risposte le potete trovare nello speciale all'indirizzo www.thebulletin.org

Nucleare, i due volti dell’Asia

ESTERI - Come ha reagito il mondo a Fukushima? In Europa ha prevalso la prudenza: a poco meno di cinque mesi dal disastro giapponese, infatti, paesi come Germania e Svizzera hanno annunciato un processo di disimpegno dal nucleare. In Italia il plebiscitario referendum dello scorso giugno ha segnato il tramonto del programma atomico, per altro già messo in discussione dal Governo poche settimane prima della tornata elettorale. La Francia, dal canto suo, non sembra avere in programma nessun dietrofront; tuttavia, non è previsto neppure un rilancio in termini di grandi investimenti in questa fonte energetica. Un solo nuovo reattore infatti è in arrivo in Francia nella prossima decade. Negli Stati Uniti sono stati indetti controlli approfonditi alle centrali per accertare eventuali malfunzionamenti o potenziali situazioni di pericolo. Una reazione emblematica arriva inoltre dai due paesi più popolati dell'Asia e del mondo, Cina e India. Mentre in Europa i dubbi sull'energia atomica sono tanti, in questi due paesi il nucleare è in forte espansione. Fukushima non ha suscitato dubbi ai governi di Cina e India che, al contrario di Germania e Svizzera, non rinunciano alle centrali e, a differenza anche della Francia, hanno anche in programma grandi investimenti sull'energia nucleare. I numeri forniti dalla World Nuclear Association parlano chiaro: Cina (con Taiwan) e India sono i due paesi nel mondo che hanno pianificato la costruzione del maggior numero di reattori, precedendo in questa classifica anche Russia e Stati Uniti. Cina e India puntano tutto sul nucleare per garantire energia a popolazioni che superano abbondantemente il miliardo di abitanti. Reazione più "europea" quella del Giappone, paese in cui il futuro dell'energia nucleare è in forte dubbio.

Nucleare: la Germania dice no (anzi sì) e la Francia finisce su Twitter

NOTIZIE - Se domenica anche i cittadini tedeschi partecipassero al referendum sul nuclare voterebbero senz'altro "sì". Ieri il ministro Phillip Roesler ha infatti confermato che la Germania ha approvato il progetto di legge che prevede l'abbandono del nucleare entro il 2022. Un piano che prevede la sostituzione dell'energia nucleare, che oggi rappresenta il 23% dell'utilizzo tedesco, con quella ricavata da fonti rinnovabili e centrali eoliche offshore, accelerando la produzione nelle centrati a gas o a carbone, che entro il 2020 dovrebbe raggiungere il 35%. Almeno secondo i piani, che puntano anche alla promozione di una politica di risparmio energetico.

Il manifesto del PDF

IL CORRIERE DELLA SERRA - I temi del nucleare e dell'acqua privata o pubblica sono collegati tra loro e alle emissioni di gas serra, al riscaldamento globale e al suo effetto sulle risorse idriche e sulle rese agricole. Con alcune amiche del PDF (Partito Delle Fifone) li colleghiamo pure al disarmo atomico, e vista l'aria bellicosa che si respira tra India e Pakistan e in altri posti, vogliamo più ricerca sui nuovi tipi di reattori, sopratutto quelli che riciclano l'uranio e magari il plutonio delle testate atomiche. Ragioniamo così. Con l'aumento della CO2 in atmosfera, gli eventi meteo "estremi" stanno diventando più frequenti. Se l'anno scorso è stato brutto, questo è partito male. In Europa occidentale, è in corso la quarta siccità dall'inizio del secolo, quella nel sud-est degli Stati Uniti è "senza precedente" nella loro (breve) storia. Quella cinese è la peggiore da mezzo secolo: il governo ha ordinato di aprire l'invaso delle Tre Gole, rinunciando a parte dell'energia elettrica prodotta dalla diga perché nell'ultimo tratto lo Yangtze era a secco, i trasporti fluviali bloccati, metà porto di Shanghai inutilizzabile

OggiScienza TV – Enigma Nucleare

OggiScienza TV - Enigma Nucleare "Enigma Nucleare: cento risposte dopo Fukushima" è un libro qualche giorno fa per la casa editrice Scienza Express. Mentre l'Italia attende col fiato sospeso il referendum dei prossimi 12 e 13 giugno e mentre dal Giappone continuano ad arrivare notizie inquietanti sui reattori della centrale nucleare di Fukushima, abbiamo intervistato Luca Carra e Margherita Fronte, giornalisti scientifici autori del libro, e abbiamo posto loro alcune delle domande alle quali rispondono nel volume.

OggiScienza TV – Il futuro energetico, dopo Fukushima

OggiScienza TV - Il futuro energetico, dopo Fukushima Dopo l'incidente alla centrale giapponese, si è tornato a discutere di nucleare: al centro del dibattito non solo la sicurezza delle centrali ma anche la questione energetica. Da anni c'è chi propone il nucleare come fonte di energia pulita, da sostituire ai combustibili fossili, responsabili dei gas serra. Ma si può realmente considerare il nucleare la soluzione energetica, capace di fornire il miglior rapporto tra impatto ambientale, produttività ed efficienza? Ne parliamo con Ilenia Picardi, autrice dell'ebook Clima Fukushima. Scienza e movimento del riscaldamento globale (Il Saggiatore)
CRONACALA VOCE DEL MASTER

La storia (quasi) infinita

LA VOCE DEL MASTER - L'incidente in Giappone, il referendum di giugno... il nucleare è alla ribalta e con esso si torna immancabilmenta a parlare di scorie. Ma come distinguere fra opinioni e dati? Un documento recentemente pubblicato dai ricercatori del MIT (Massacchusets Institute of Technology) fa il punto su nucleare (in particolare, sul combustibile) e ne descrive il futuro affrontando anche il problema delle scorie.
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