CRONACA - Si narra che abbia avuto origine negli scimpanzè dell'Africa occidentale, infettati dal virus di immunodeficienza scimmiesca (SIV). Da lì, secondo l'opinione comune avrebbe fatto un balzo sull'essere umano in un momento imprecisato fra il 1884 e il 1924. Il resto è storia. Alfred Roca, genetista dell'Università dell'Illinois, sospetta però che il retrovirus possa essere balzato dalle scimmie all'uomo molto prima di quanto si crede e molto più spesso.
In uno studio appena pubblicato su BMC Evolutionary Biology Roca e colleghi hanno confrontato il patrimonio genetico della popolazione dei Blaka con quello di altre quattro popolazioni africane. I Blaka vivono nella stessa area e a stretto contatto con le popolazioni di scimpanzè che si crede abbiano dato origine all'infezione umana. Le altre quattro popolazioni umane invece sono state scelte molto lontano da quest'area
CRONACA - Una nuova e e forse più misteriosa (di quella attualmente in voga) teoria sull'origine del nostro Sistema Solare è stata formulata, a seguito dell'analisi "cosmochimica" condotta da alcuni ricercatori dell'università di Chicago. Secondo i dati ottenuti da Haolan Tang e Nicola Dauphas il nostro Sistema Solare non si sarebbe formato dopo l'esplosione di una supernova, come sostiene l'idea imperante, e anzi che non si sarebbe stata proprio alcuna esplosione. Un inizio tranquillo, dunque, il nostro.
Ma andiamo per ordine. Come hanno fatto gli scienziati a ottenere prove che smentiscono l'idea che il nostro Sistema Solare si sarebbe formato "con il botto" e cioè dopo l'esplosione di una supernova? Il segreto è nel ferro-60, un'isotopo radioattivo, che come spiega Dauphas è "la pistola fumante" dell'avvenimento (in passato) di una grande esplosione stellare. Questo pesante isotopo infatti si forma soltanto all'interno di una supernova.