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In un mondo di Pizzly

AMBIENTE - Il primo ibrido lo hanno visto e catturato nel 2006 ed era un incrocio tra un orso polare e un grizzly, la sottospecie americana di orso bru no: l’animale aveva alcune macchie scure su una candida pelliccia bianca. Ora, imbalsamato, fa bella mostra di se a casa del cacciatore Jim Martell a Glenn Ferry. Lo hanno chiamato Pizzly, altri hanno proposto Prizzly, qualcun altro Grolar. La fantasia in questi casi non manca mai. Evidentemente frutto di un “incontro amoroso” tra due specie che, almeno in tempo storici, non si sono mai incontrate perché separate da una barriera naturale molto efficiente: i ghiacci artici. Dove l’orso polare è re incontrastato e dai quali i grizzly si tengono alla larga. I ghiacci nordici però si stanno riducendo stagione dopo stagione e questo costringe gli orsi polari a passare molto più tempo sulla terraferma e incontrare così i loro simili più scuri. Brendan Kelly del NOAA, autore della ricerca sui nuovi ibridi artici ed esperto zoologo, prevede che entro la fine del secolo il ghiaccio marino del Mar Glaciale Artico durante l'estate sarà del tutto assente. Con conseguenze pesanti sugli equilibri di questi ecosistemi.