A gentile richiesta della Direzione, rassegna di misfatti vantaggiosi tra cui un modo per innalzare il proprio indice di citazioni e apparente plauso della comunità scientifica al quale non avevano pensato nemmeno i prof. Christian Corda, Nicola Scafetta, Alberto Carpinteri et al. spesso celebrati da questa rubrica
La custode non sa se rallegrarsi di un'analisi degli articoli scientifici ritrattati per "misconduct", appena uscita sui PNAS. In compenso sa di aver promesso a colleghi incontrati al blogfest di Riva del Garda di rimettere il link all'elenco degli editori predoni.
CRONACA - Nel luglio 2010 si è parlato molto della ricerca di Paola Sebastiani e Thomas Perls dell’Università di Boston, in collaborazione con Annibale Puca, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Milano (Itb-Cnr), pubblicata su Science. In un migliaio di centenari, erano state identificate 150 mutazioni genetiche che proteggono dalle malattie dell’invecchiamento. Quattro mesi dopo tuttavia, il direttore di Science esprimeva la sua "preoccupazione" e avvertiva che le critiche erano piovute fitte e motivate. In particolare, quelle mutazioni erano state trovate in laboratori diversi - un "subappalto" frequente che consente di risparmiare tempo e denaro, e l'analisi bio-statistica dei risultati non aveva tenuto conto delle differenze nei metodi e negli strumenti utilizzati.