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Tutto su Tisanoreica®

LA VOCE DEL MASTER - “Non sono a dieta, sono in Tisanoreica!”. Così recita lo slogan che accompagna qualsiasi pubblicità della dieta Tisanoreica di Gianluca Mech, ormai diventata un must tra vip e non. Non si tratta Infatti solo di una dieta, ma di un vero e proprio brevetto alimentare commerciale, la cui composizione è segreta, un po’ come per la Coca Cola (e quindi d’ora in poi si userà il nome corretto, ovvero Tisanoreica®). Sul sito de “Il Giornale” Gianluca Mech, inventore e promotore di questa dieta, svela che già il nome è tutto un programma: le tisane non c’entrano nulla, si chiama Tisanoreica® “Perché ti sana. Senza le tisane”. Se però si vanno a guardare quali prodotti vengono offerti nei 40 giorni previsti di regime dietetico ci si rende subito conto che se la parola tisana non compare spesso, il termine “decotto” la fa da padrone. Ma cosa prevede il protocollo dietetico Tisanoreica®? All’interno del sito dell’azienda Gianluca Mech Spa si legge “Il metodo Tisanoreica è un protocollo per la riduzione ponderale che si basa sull’attivazione di una via metabolica definita chetosi”. Chiaro no? Non molto. Per riduzione ponderale si intende la perdita di peso, di un individuo, sia per cause naturali come una malattia o per la pratica di uno sport, sia indotta da un regime dietetico; detto diversamente è il processo di dimagrimento

Le diete più pazze del momento

SALUTE - Dukan. Tisanoreica. Dieta del sondino. Sono alcuni dei regimi dimagranti più in voga del momento. Promettono di far perdere peso senza sforzo. Meno cinque, meno otto, meno dieci chili in poche settimane. Funzionare, funzionano. Ma a dispetto della grande popolarità, i nutrizionisti invitano a starne alla larga. Sono diete squilibrate, per non dire estreme, tutte proteine e niente carboidrati. “Il principio d’azione è simile: mandare l’organismo in chetosi”, spiega Maria Letizia Petroni, direttore del laboratorio di ricerche nutrizionali dell’Istituto Auxologico Italiano. “Quando si eliminano gli zuccheri, sia semplici che complessi, corpo e cervello restano senza carburante. Scatta quindi un meccanismo di sopravvivenza, come durante i periodi di carestia, che porta ad attingere alle riserve di grasso per ricavare energia. Il problema è che questo processo d’emergenza comporta la formazione di corpi chetonici. Sono molecole tossiche, le stesse che si producono nei bambini con acetone o nel sangue dei diabetici, tanto che gli stessi promotori raccomandano di seguire queste diete per un numero limitato di giorni”.