LA VOCE DEL MASTER – “Non sono a dieta, sono in Tisanoreica!”. Così recita lo slogan che accompagna qualsiasi pubblicità della dieta Tisanoreica di Gianluca Mech, ormai diventata un must tra vip e non. Non si tratta Infatti solo di una dieta, ma di un vero e proprio brevetto alimentare commerciale, la cui composizione è segreta, un po’ come per la Coca Cola (e quindi d’ora in poi si userà il nome corretto, ovvero Tisanoreica®). Sul sito de “Il Giornale” Gianluca Mech, inventore e promotore di questa dieta, svela che già il nome è tutto un programma: le tisane non c’entrano nulla, si chiama Tisanoreica® “Perché ti sana. Senza le tisane”. Se però si vanno a guardare quali prodotti vengono offerti nei 40 giorni previsti di regime dietetico ci si rende subito conto che se la parola tisana non compare spesso, il termine “decotto” la fa da padrone.
Ma cosa prevede il protocollo dietetico Tisanoreica®?
All’interno del sito dell’azienda Gianluca Mech Spa si legge “Il metodo Tisanoreica è un protocollo per la riduzione ponderale che si basa sull’attivazione di una via metabolica definita chetosi”.
Chiaro no? Non molto. Per riduzione ponderale si intende la perdita di peso, di un individuo, sia per cause naturali come una malattia o per la pratica di uno sport, sia indotta da un regime dietetico; detto diversamente è il processo di dimagrimento.
L’altro concetto cui si fa riferimento nel sito è quello di chetosi. La chetosi è un accumulo all’interno del sangue di tre composti definiti chetoni o corpi chetonici: acetone, acido acetoacetico e acido betaidrossibutirico. Quando il nostro organismo entra in chetosi significa che questi tre composti sono presenti in quantità superiore al normale ed è sintomo di un sbagliato metabolismo degli acidi grassi; la chetosi è quindi uno stato di squilibrio e non una “via metabolica” naturale come scritto sul sito.
Che conseguenze ha la chetosi sul nostro corpo?
Se normalmente, in presenza di zuccheri, i grassi seguono una certa via metabolica, ovvero sono assimilati dal nostro corpo in un determinato modo, in assenza di zuccheri devono seguire un percorso metabolico diverso, detto chetogenesi. La chetogenesi è il processo attraverso il quale i corpi chetonici sono sintetizzati a partire dall’acetilCoA (acetilcoenzimaA), che a sua volta deriva principalmente dalla degradazione degli acidi grassi attraverso una via metabolica detta β-ossidazione.
Il percorso è dunque il seguente: non essendo introdotti nel corpo attraverso il cibo i carboidrati, non ci sono zuccheri disponibili da utilizzare come fonte di energia e si entra in uno stato di ipoglicemia; il nostro organismo è perciò costretto a ricorrere alle scorte energetiche alternative, ovvero gli acidi grassi. Una maggior degradazione di acidi grassi significa però una maggior produzione di acetilCoA e di conseguenza l’attivazione della chetosi, ovvero della sovra produzione di corpi chetonici.
Questo stato di squilibrio è quindi sicuramente presente in un regime dietetico come quello proposto da Tisanoreica®, che prevede la totale eliminazione dei carboidrati ovvero il divieto di mangiare pane, pasta, pizza, polenta, patate, riso, zucchero, formaggi, legumi, verdure rosse, alcolici, dolci e anche la frutta. Non rimane molto se non carne, pesce, uova, verdure verdi e olio d’oliva. Tisanoreica® è infatti tecnicamente una dieta relativamente iperproteica, ovvero una dieta che prevede un’assunzione di proteine maggiore in relazione agli altri macronutrienti come carboidrati e fibre (la quota di carboidrati è praticamente nulla nel primo periodo e decisamente ridotta per il resto della dieta).
Che cosa si mangia con la Tisanoreica®?
Per queste caratteristiche questa dieta non si allontana molto dalle altre diete iperproteiche che già si conoscono, dalla dieta a zona alla Dukan. È qui tuttavia che entrano in gioco le “Pat”, che non sono un’abbreviazione per un qualche tipo di patatine dietetiche ma l’acronimo di porzione alimentare tisanoreica. I PAT equivalgono a 18g di proteine per busta (più o meno la quantità contenuta in una bistecca di manzo da un etto) e vanno, a seconda della fase della dieta che si sta seguendo (intensiva o di stabilizzazione), assunti come integrazione del pasto o come colazione o spuntino. In altre parole si tratta di tutta una serie di prodotti, dai cereali alla pasta alle creme, che simulano il gusto del cibo corrispondente e vanno a integrare ulteriormente l’apporto proteico della dieta. Normalmente una donna adulta dovrebbe assimilare mangiando 0,8 grammi di proteine per ogni chilo di peso. Assumendo un peso medio di 65 kg la quantità necessaria è pari a 52 grammi. Quattro PAT corrispondono da soli a 72 grammi di proteine e quindi già eccedono la dose consigliata, senza considerare il cibo “normale” assunto nella giornata.
Oltre ad essere una dieta relativamente iperproteica, Tisanoreica® è come si è detto anche una “dieta chetogenica” ovvero che induce il corpo a entrare in uno stato di chetosi. Per entrare in chetosi l’organismo deve assumere un quantità di carboidrati inferiore a 30 g il giorno; poiché in questo regime alimentare i carboidrati sono vietati in qualsiasi forma, il processo di chetosi si avvia molto velocemente e l’accumulo di corpi chetonici è elevato… causando sintomi come stanchezza, malessere generale, poliuria, sete, polidipsia, crampi, aritmie cardiache, sonnolenza e problemi respiratori. Ma niente paura, secondo il sito è possibile rimediare a questi sintomi con il tonico Tisanoreica® numero 13 o Estratto armonia, che per un costo che si aggira intorno ai 20 euro per 350 ml, potrà addirittura accelerare ulteriormente l’entrata in chetosi del vostro corpo e così anche il dimagrimento. La chetosi infatti porta anche a una generale sensazione di nausea e alla ovvia conseguente perdita di appetito. Sulla descrizione del prodotto l’elenco degli ingredienti comprende: Panace, Eleuterococco (che a dosi eccessive può determinare cefalea e insonnia), Muira Puama, Guaranà, Damiana, Ginseng, Tè verde, Karkadè, Rosmarino, Carciofo, Menta, Anice, Liquirizia, Caffè. Un insieme di estratti che già solo per l’unione di caffè, ginseng, tè verde e guaranà potrebbe portare a ipertensione, tachicardia e insonnia.
Tisanoreica®: la dieta “delle pubblicazioni scientifiche su riviste prestigiose”
L’opinione pubblica, ma soprattutto la comunità scientifica, ha opinioni diverse sulle conseguenze di questi regimi alimentari miracolosi nel breve periodo. Miracolosi quanto misteriosi nella loro presunta scientificità. Nutrizionisti e medici portano avanti vere e proprie battaglie contro i rimedi fai da te che prevedono uno scarso o nullo apporto di carboidrati. Queste diete sono ossidanti – creano, cioè, molte scorie che vanno eliminate, affaticando quindi i reni e il fegato – e rappresentano una scorciatoia sbagliata che causa uno squilibrio metabolico e che non hanno sicuri effetti a lungo termine. Anche il regime della dieta Tisanoreica® rientra in queste polemiche, sia appunto per la sua caratteristica di essere un processo di dimagrimento che si basa su uno squilibrio alimentare e metabolico sia perché il suo “inventore”, Gianluca Mech, non è né un medico né un dietologo né tantomeno un “esperto di nutrizione” come viene definito sul sito dei prodotti: è diplomato in ragioneria. Niente di male se alle spalle della ricerca sull’effettiva riuscita e salubrità della dieta ci fossero studi scientifici e un team di medici e nutrizionisti. In effetti un laboratorio di analisi c’è: il Mech Lab, istituito presso il polo di Fisiologia del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e diretto dal dottor Antonio Paoli, triestino laureato in medicina e chirurgia nel 2004 e professore associato di scienze biomediche a Padova. “Le ricerche effettuate al Mech-Lab, successivamente alla pubblicazione su prestigiose riviste scientifiche internazionali e quindi poste al vaglio della comunità scientifica, vengono veicolate al Centro Studi della Gianluca Mech S.p.A che s’incarica di divulgarle agli operatori di settore.” Sul sito si può trovare un elenco di tutte le pubblicazioni effettuate dal centro di studi, effettivamente elencati anche in Pubmed e Scopus.
Ma prendiamo ad esempio uno degli studi, dal titolo “Effect of ketogenic Mediterranean diet with phytoextracts and low carbohydrates/high-protein meals on weight, cardiovascular risk factors, body composition and diet compliance”. Lo studio è stato svolto su 108 dipendenti del comune di Roma per un periodo di sei settimane; giusto per fare un confronto gli studi che hanno confermato l’efficacia della dieta Weight Watchers, ad esempio, sono stati fatti in maniera indipendente e commissionati dal Britain’s Medical Research Council, prendendo in esame 770 soggetti per il periodo di un anno. Lo studio è stato pubblicato sul Nutrition Journal nel 2011, ma la rivista pur prevedendo un sistema di peer review è distante dall’essere prestigiosa: il suo impact factor è pari a 2,48; quello di Science è intorno a 31, quello di Nature circa 36 e quello della rivista BMJ (il Bristish Medical Journal) è 14. Lo studio non nomina esplicitamente il protocollo Tisanoreica® ma è stato parzialmente finanziato dal Centro Studi Tisanoreica. Questo non invalida certo i risultati dello studio ma non si può certo parlare né di uno studio definitivo né di una ricerca indipendente. La dieta e i prodotti Mech sono invece esplicitamente citati nello studio “Confronto tra dieta mediterranea, zona e tisanoreica su funzionalità epatica e renale ed assetto lipidico”; forse dato che la testata italiana che pubblica l’articolo, Agro Food Industry High Tech, è considerata una rivista commerciale e non scientifica, e che lo studio ha coinvolto solo 60 soggetto, la pubblicazione non è inserita in Pub Med, la principale banca dati della ricerca biomedica. Nella sintesi in lingua inglese proposta sul sito dell’azienda si parla anche di una maggiore perdita di massa magra (lean mass), ma probabilmente si tratta di un errore perché si dovrebbe parlare invece di massa grassa. Un terzo studio apparso sul Journal of International Society of Sport Nutrition (impact factor pari a 1,64) e anche questo parzialmente finanziato da Gianluca Mech SpA, indica, in base a una sperimentazione realizzata su otto sportivi per 4 settimane, come la dieta tisanoreica non influenzi negativamente la prestazione sportiva degli atleti.
Si tratta certo di studi interessanti ma non possono essere utilizzati come conferma della sicurezza del protocollo dietetico Tisanoreica®: coinvolgono un numero troppo irrisorio di soggetti (da 8 a 106), il periodo di analisi è uguale o inferiore a sei settimane eliminando così qualsiasi possibilità di studiare gli effetti a lungo termine della dieta, le riviste su cui sono pubblicate le ricerche o non sono scientifiche o sono poco rilevanti e infine alcuni studi sono esplicitamente finanziati dalla Gianluca Mech SpA e non possono quindi essere considerati indipendenti. (se volete approfondire l’argomento consiglio la lettura di questo articolo sul Fatto alimentare e l’inchiesta di AltroConsumo)
“Tutti promettono mari o monti» – recita lo slogan della campagna Tisanoreica® – «Quando chiedi una dieta scegli chi fornisce gli studi scientifici». Certo forse bisognerebbe anche capire quali sono gli studi scientificamente validi.