CRONACA - I lemuri sono in grado di riconoscere le altre specie di primati dai loro grugniti nasali. Lo ha scoperto un team di ricercatori dell'Università di Torino. Marco Gamba, Oliver Friard e Cristina Giacoma hanno dimostrato che la risonanza nel tratto nasale nelle vocalizzazioni dei lemuri svolge un ruolo centrale nel caratterizzare i segnali che i singoli individui si scambiano tra gli alberi delle foreste. Le particolari proprietà acustiche di questi segnali consentono ai lemuri di riconoscere quale sia la specie dell’emittente. Il fenomeno è simile a ciò che accade nell’uomo: la risonanza della voce umana nel condotto vocale ci permette, infatti, di riconoscere l’emittente.
Per capire come ciò avvenga i tre ricercatori hanno utilizzato alcune metodiche che vengono normalmente usate per studiare le voci umane e le hanno applicate a tre specie di lemuri del Madagascar: il lemure fulvo, il lemure dal ventre rosso e il lemure macaco
CRONACA - Quando votiamo siamo più propensi a scegliere un candidato con la voce profonda, che si tratti di un uomo o di una donna. Lo conferma uno studio recentemente pubblicato sui Proceedings B della Royal Society.
Casey Klofstad, professore associato di Scienze Politiche all'Università di Miami, e i ricercatori del dipartimento di biologia della Duke University, hanno scelto candidati ipotetici sulla base della loro voce e li hanno registrati mentre dicevano: “Vi chiedo di votare per me il prossimo novembre”. Successivamente la registrazione è stata manipolata in modo da distorcere le voci e farle diventare più basse o più acute. Il risultato è stato che i partecipanti allo studio, ossia gli “elettori”, hanno votato in maniera notevolmente più significativa le voci più profonde.