AMBIENTECRONACA

Grugnisci e ti dirò chi sei

CRONACA – I lemuri sono in grado di riconoscere le altre specie di primati dai loro grugniti nasali. Lo ha scoperto un team di ricercatori dell’Università di Torino. Marco Gamba, Oliver Friard e Cristina Giacoma hanno dimostrato che la risonanza nel tratto nasale nelle vocalizzazioni dei lemuri svolge un ruolo centrale nel caratterizzare i segnali che i singoli individui si scambiano tra gli alberi delle foreste. Le particolari proprietà acustiche di questi segnali consentono ai lemuri di riconoscere quale sia la specie dell’emittente. Il fenomeno è simile a ciò che accade nell’uomo: la risonanza della voce umana nel condotto vocale ci permette, infatti, di riconoscere l’emittente.

Per capire come ciò avvenga i tre ricercatori hanno utilizzato alcune metodiche che vengono normalmente usate per studiare le voci umane e le hanno applicate a tre specie di lemuri del Madagascar: il lemure fulvo, il lemure dal ventre rosso e il lemure macaco.

Si sono focalizzati sui richiami emessi con il naso, grugniti senza apparente articolazione, e sulla base di misurazioni anatomiche – delle cavità nasali e di quella faringea, della conformazione delle camere nasali e della forma delle narici – hanno creato un modello del tratto vocale di ogni specie e calcolato le frequenze di risonanza di 2.500 suoni casuali simulando le variazioni. Hanno quindi misurato una sere di grugniti di individui delle stesse specie, ma nati e vissuti in cattività.

Il risultato, pubblicato sull’International Journal of Primatology, ha dimostrato che ci sono differenze specie specifiche nei richiami e costituisce la prima vera evidenza mai ottenuta del fatto che la morfologia del tratto vocale è fondamentale per generare segnali acustici cosiddetti “filter-related”, che forniscono, cioè, a chi riceve il richiamo di distinguere immediatamente la specie che lo ha emesso, anche all’interno dello stesso genere. “Come negli esseri umani – ha precisato Gamba in una nota diffusa dall’università torinese – la lunghezza delle vie aeree del lemuri è stato un fattore determinante dei cambiamenti nei loro richiami. Ma, almeno per i suoni nasali, è anche estremamente importante la forma del tratto vocale”. Anche i lemuri riconoscono le voci, dunque: un modo naturale per il “dirigere” traffico (acustico) nella foresta…

Condividi su
Sara Stulle
Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.