Il Madagascar è universalmente riconosciuto come uno dei principali hotspot di biodiversità a livello mondiale. Se si aggiunge la straordinaria presenza di specie endemiche, dovute alla sua peculiare storia geologica, si comprende bene l'interesse che l'isola malgascia ha sempre suscitato da parte dei biologi evoluzionisti e degli esperti di tassonomia di tutto il mondo. E' forse per questa ragione che, periodicamente, le riviste internazionali specializzate annunciano la scoperta di specie ancora sconosciute alla scienza.
CRONACA - Tra i primati a maggiore rischio di estinzione ci sono numerose specie di lemuri del Madagascar: la continua distruzione del loro habitat forestale a causa della massiccia presenza umana e la caccia spietata a scopo alimentare a cui sono soggette diverse specie sono le principali cause del loro declino demografico. A queste minacce se ne aggiunge un’ulteriore, anch’essa indirettamente di origine antropica, e riguarda la futura espansione dei loro parassiti
CRONACA - I lemuri sono in grado di riconoscere le altre specie di primati dai loro grugniti nasali. Lo ha scoperto un team di ricercatori dell'Università di Torino. Marco Gamba, Oliver Friard e Cristina Giacoma hanno dimostrato che la risonanza nel tratto nasale nelle vocalizzazioni dei lemuri svolge un ruolo centrale nel caratterizzare i segnali che i singoli individui si scambiano tra gli alberi delle foreste. Le particolari proprietà acustiche di questi segnali consentono ai lemuri di riconoscere quale sia la specie dell’emittente. Il fenomeno è simile a ciò che accade nell’uomo: la risonanza della voce umana nel condotto vocale ci permette, infatti, di riconoscere l’emittente.
Per capire come ciò avvenga i tre ricercatori hanno utilizzato alcune metodiche che vengono normalmente usate per studiare le voci umane e le hanno applicate a tre specie di lemuri del Madagascar: il lemure fulvo, il lemure dal ventre rosso e il lemure macaco