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La scimmia che ride

L'orangutan "Naru" mentre le fanno il solletico (crediti: Davila Ross)Una ricerca dell’ Università di Portsmouth dimostra che l’origine della risata risale ai nostri antenati pre-umani

Non siamo gli unici animali che ridono e secondo una ricerca apparsa su Current Biology la risata sarebbe apparsa in un antenato comune a uomini e grandi scimmie fra 10 e 16 milioni di anni fa. Marina Davila Ross, primatologa del dipartimento di psicologia dell’Università di Portsmouth, nel Regno Unito, ha mappato i suoni delle risate prodotte da esseri umani e grandi scimmie su un albero evolutivo. In quest’albero gli esseri umani sono risultati più vicini a bonobo e scimpanzè, un po’ più lontani dai gorilla, e più distanti di tutti dagli oranghi.

La scienziata ha raccolto 800 campioni audio di 22 scimmie, bambine o adolescenti, e di 3 bambini umani, mentre veniva fatto loro il solletico sulle palme delle mani, dei piedi, sul collo e sotto le ascelle. Nonostante le differenze, lo studio ha provato con sicurezza che ridere non è un’attività esclusivamente umana.“La base della risata è pre-umana,” ha spiegato Davila Ross. “È probabile che le scimmie la usino per interagire in modo simile a quello umano.”

I risultati di Davila Ross dimostrano che la risata si è evoluta gradualmente nel corso degli ultimi milioni di anni di storia evolutiva dei primati, anche se quella umana è certamente diversa da quella delle altre scimmie, visto che negli ultimi cinque milioni di anni quest’evoluzione è stata più rapida. Una similarità importante con l’essere umano riscontrata nei gorilla e negli scimpanzé e che queste scimmie sono in grado di ridere espirando per un periodo da tre a quattro volte più lungo del normale ciclo di respirazione: questo dimostra che hanno un certo controllo del respiro, una capacità che si riteneva unica dell’uomo e che si crede importante nell’evoluzione del linguaggio parlato.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.