Il Caltech di Pasadena scopre il ciclo atmosferico del metano sul satellite di Saturno
Quello che sulla Terra è il ciclo dell’acqua su Titano si traduce in “ciclo del metano”: per la prima volta gli astronomi hanno osservato fuori dal nostro pianeta le prove di un ciclo di trasformazione di una sostanza da liquida a gassosa (e viceversa) nell’atmosfera.
Di Titano la sonda Cassini, in orbita attorno a Saturno dal 2004, negli ultimi anni ci ha mostrato un paesaggio costellato di laghi, letti di fiumi e nuvole ma mancavano le prove che tutto questo liquido fosse in uno stato fisicamente dinamico: per quel che si sapeva i laghi potevano anche non evaporare, i letti secchi dei fiumi potevano essere una reliquia fossile e le nuvole potevano anche non provocare alcuna pioggia.
Michael Brown, del California Institute of Technology di Pasadena, e il suo team però hanno finalmente osservato della nebbia di metano in corrispondenza del polo meridionale del satellite. Questa nebbia, hanno dichiarato gli scienziati, può essere soltanto la conseguenza dell’evaporazione del metano dalla superficie di Titano e della successiva condensa.