Un dispositivo creato all’Università di Oxford svela i segreti del volo degli insetti
Nel 1919 Wilhelm Hoff ha concluso seccamente che, leggi dell’aerodinamica alla mano, i bombi non possono volare. Il volo degli insetti è rimasto a lungo un mistero per gli scienziati, soprattutto per la difficoltà di studiarne l’aerodinamica durante il movimento e le caratteristiche fisiche delle ali e del corpo dell’animale. Oggi Adrian Thomas, dell’Università di Oxford, e colleghi hanno messo a punto un simulatore di volo a dimensione di insetto che svelerà molti dei segreti di questi “ultraleggeri” del mondo animale.
I dettagli del nuovo dispositivo sono spiegati in un articolo pubblicato sulla rivista Science: gli scienziati hanno catturato delle immagini ad alta velocità di una locusta in volo dentro a un tunnel del vento – una tecnica chiamata velocimetria a immagini di particelle. Grazie a queste fotografie i ricercatori hanno costruito un modello del movimento delle ali dell’insetto. Da qui hanno sviluppato un software che mima non solo questo movimento ma anche i cambiamenti aerodinamici legati alla “grana” della superficie delle ali – vene e corrugamenti – e alla loro deformazione.
“Abbiamo dimostrato che l’aerodinamica moderna può modellare accuratamente il volo degli insetti,” ha spiegato Thomas. “il vecchio mito sull’aerodinamica che non è in grado di predire il volo dei bombi ora è morto.”