Qui in Italia la confusione sull’influenza suina non manca: le paventate chiusure delle scuole, la corsa ai vaccini, le circolari che sono transitate in qualche asilo dove si chiede ai genitori di tenere a casa i figli al minimo accenno di raffreddore o tosse sono solo alcuni esempi di quanto è difficile capire davvero quale sia la gravità della malattia e come comportarsi nel caso se ne accusino i sintomi. Negli Stati Uniti per evitare la psicosi e intasare ospedali e medici e allo stesso tempo promuovere i comportamenti di prevenzione della diffusione del virus, è stato messo a punto un software per l’autovalutazione dei sintomi, disponibile sui maggiori siti americani di salute pubblica, compreso flu.gov.
Lo strumento è pensato per aiutare le persone a decidere se è il caso di rivolgersi a un medico o a un ospedale. L’ H1N1 infatti e un ceppo influenzale che in alcuni, piuttosto rari, casi può rivelarsi molto serio e ancora più raramente mortale (non dimentichiamo però che qualsiasi influenza stagionale può causare il decesso in soggetti deboli e predisposti) ma la maggior parte della gente contrae la malattia in forma lieve e solitamente il decorso si risolve spontaneamente e a casa. Il questionario serve dunque a capire, in primo luogo, se i sintomi che si accusano possono riferirsi a questo tipo di influenza e in caso positivo se la malattia necessita del ricorso al medico.
“Il sito è pensato accuratamente per incoraggiare le persone seriamente malate, o quelle che hanno un rischio maggiore di contrarre l’influenza in forma grave, a contattare il medico, e allo stesso tempo per rassicurare la grande maggioranza di individui con una forma lieve del disturbo sul fatto che è assolutamente sicuro restare a casa,” ha spiegato Arthur Kellerman, professore di medicina d’emergenza della Emory School of Medicine, dove lo strumento web è stato messo a punto.