Il picco più alto dì Europa tende ad accorciarsi, proprio come la maggior parte delle altre vette alpine
CRONACA – Nonostante nel 2007 abbia fatto scalpore una crescita che lo attestava a 4.810,90 m di altezza (contro gli 4.810,40 del 2001), il Montebianco, la vetta alpina più alta d’Europa a cavallo fra Francia, Italia e Svizzera, sembra essere ritornato improvvisamente nei ranghi: il punto più alto del nostro continente ora raggiunge solo gli 4.810,45 m, quasi mezzo metro in meno delle misura precedente.
La nuova altezza è stata stabilita da una spedizione alla quale fra gli altri hanno partecipato il topografo Bernard Dupont e Jean-Luc Rigaut il sindaco di Annecy, la cittadina francese candidata ai giochi olimpici del 2018.
Nonostante in base alle misure si sia anche trovato che il rivestimento di ghiaccio e neve che ricopre la cime si è ridotto di circa un decimo, Bernard resta comunque molto cauto nell’interpretare le sue osservazioni. Non è infatti possibile per ora ricondurre questi fenomeni agli effetti climatici globali: secondo lo scienziato i parametri indicatori di un possibile effetto del riscaldamento globale sulla copertura nevosa e di ghiaccio della montagna possono essere monitorati solo su una scala di 30 anni almeno, e comunque i dati più significativi restano le temperature del ghiaccio e i livelli di precipitazione intorno ai 3000 metri di altezza, piuttosto che altezza e copertura in corrispondenza della vetta.
Un dato curioso: il punto più alto della montagna pur restando in Francia è ora di 26 metri più vicino all’Italia.