Femminista, la custode trova che le altre ci mettono un po’ troppo a diventarlo. Perciò è grata quando le vengono in aiuto i media e chi ne copia fedelmente bufale come questa.
IL PARCO DELLE BUFALE – Il 1 settembre 2009, Aaron Sell, John Tooby e Leda Cosmides pubblicano sui Pnas Formidability and the logic of human anger, ricerca di psicologia evoluzionistica che riappare il 17 gennaio sul Sunday Times. Sotto il titolo “Le bionde nascono per diventare principesse guerriere” e la firma di John Harlow, si legge
L’ambizione delle bionde è reale. Le donne dai capelli chiari sono più aggressive e determinate a farsi strada che le brune e le rosse, secondo una ricerca dell’università della California. I ricercatori affermano che le bionde hanno una probabilità maggiore di esibire una caratteristica “guerresca” perché attirano l’attenzione più delle altre donne, e sono abituate a ottenere quello che vogliono, il cosiddetto “effetto principessa”. Anche quelle che si tingono in biondo acquisiscono molto presto questi attributi, hanno scoperto gli esperti. (…)
Harlow attribuisce a Sell considerazioni sulle bionde che vivono “in una bolla”, “forse non si accorgono nemmeno di essere trattate da principesse” e:
“ci aspettavamo che le bionde si sentissero più legittimate alla prepotenza delle altre giovani. Questa è la California del sud, l’habitat naturale delle bionde privilegiate. Invece non ci aspettavamo di scoprire che fossero tanto più bellicose delle altre studentesse del campus.”
In una lettera al Times, Sell smentisce d’aver detto quelle stupidate e fa presente che la sua pubblicazione non parla di capelli, cosa sfuggita a Libero, Il Sole-24 Ore, e altri quotidiani.
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La custode non si accoda alle proteste, anzi: spera che colleghi e colleghe continuino così finché bionde, rosse e more non si decidono a prendere la Bastiglia.