Uno studio tedesco sfata il mito secondo cui le persone in rete sarebbero portare a mentire su se stessi
NOTIZIE – Il luogo comune è che non bisogna fidarsi di persone conosciute online. Chi ci dice che quanto raccontano su di sè sia vero? Chi ci dice che quella foto non sia ritoccata con Photoshop, o peggio completamente falsa? Questa diffidenza era certamente molto comune nel secolo scorso quando internet ha iniziato diffondersi come mezzo di comunicazione, ma oggi con il proliferare del web 2.0 e di servizi partecipativi primo fra tutti Facebook, che questa settimana ha addirittura superato negli accessi il colosso Google (sancendo definitivamente la preponderanza dell’uso della rete globale come mezzo di comunicazione piuttosto che come fonte di informazione), la gente è più propensa a dare fiducia a quelle facce in fotografia con cui ogni giorno si scambia decine di link, post, commenti, video, fotografie. I milioni di utenti di Facebook ogni giorno si comportano “come se” si rivolgessero a persone reali e “vere” (anche quando non le conoscono nella realtà) e secondo quanto emerge dalla ricerca di Mitja Back, psicologo dell’ Università Johannes Gutenberg di Mainz, in Germania, farebbero bene: i profili internet sono più sinceri di quello che crediamo.
Lo studio in attesa di pubblicazione sulla rivista Psichological Science, ha preso in esame 236 studenti americani e tedeschi dai 17 ai 22 anni, tutti in possesso di un profilo su Facebook. Back e colleghi hanno chiesto ai ragazzi di rispondere a un test di personalità. Alcuni osservatori esterni hanno poi valutato il grado di concordanza fra i risultati del questionario e i tratti di personalità che emergevano dai profili e dall’attività in Facebook, trovando un notevole accordo.
Il limite dello studio di Back è che si concentra su un’utenza molto giovane e che misura solo tratti di personalità molto generici. Ciononostante si tratta di uno studio interessante, che apre la via a ulteriori approfondimenti.