Nel novembre 2008, dopo anni di lotte un’associazione di gruppi ambientalisti locali otteneva dal governo russo un provvedimento che vietava a una megacartiera di riversare i suoi effluenti tossici nel lago Baikal come faceva da 42 anni.
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L’associazione aveva ricevuto il premio Goldman, e s’era festeggiato non solo in Siberia. Quel lago contiene un quinto di tutta l’acqua dolce terrestre allo stato liquido, è una riserva di biodiversità in cui sopravvivono 2.500 specie endemiche, un patrimonio mondiale tutelato dall’Unesco.
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In gennaio, il primo ministro Putin ha annullato il provvedimento per decreto, poco dopo i locali dell’associazione sono stati perquisiti dalla polizia che ha sequestrato computer e documenti. Adesso Dennis Lavrov, un biologo di origine russa che lavora all’università statale dell’Iowa, ha scritto al presidente Medvedev chiedendogli di salvare il Baikal e raccoglie firme di scienziati.
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Se ne conoscete, li avvisate?
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Grazie.