Si apre proprio in concomitanza con il ritrovamento, in Calabria, del primo nido di tartaruga della stagione 2010 la nuova campagna del WWF a tutela del Mare Nostrum, ovvero il mar Mediterraneo. La prima settimana della campagna (fino al 20 giugno) sarà – non a caso – dedicata alle tartarughe marine, attualmente considerate in pericolo di estinzione.
AMBIENTE – Il WWF festeggerà la Turtle Week, con eventi di sensibilizzazione quali mostre e liberazioni di esemplari in mare, grazie alla collaborazione con le Capitanerie di Porto. Così facendo si vuole sollecitare l’intera comunità della “gente di mare” – pescatori, turisti, abitanti della costa e tutti gli amanti della natura – ad agire a favore della salvaguardia delle 7 specie di tartarughe marine presenti negli oceani, e più in particolare delle tre specie che frequentano il Mediterraneo (la tartaruga comune, Caretta caretta, la tartaruga verde, Chelonia mydas, e la tartaruga liuto, Dermochelys coriacea).
Seppure piccolo rispetto alla vastità degli oceani, il Mediterraneo ospita qualcosa come 8500 specie pari al 7.5% di tutte le specie marine: un vero gioiello della biodiversità. Eppure molte sono le minacce che incombono, a partire dalla pesca indiscriminata con le sue conseguenze nefaste (ad es. distruzione degli habitat e bycatch di specie non bersaglio), per arrivare al turismo e all’urbanizzazione non sostenibili lungo la fascia costiera; l’introduzione di specie aliene e i cambiamenti climatici globali infine rappresentano ulteriori motivi di preoccupazione.
Di contro le aree marine protette sono considerate unanimemente i migliori strumenti per preservare la biodiversità. È quindi che in queste sedi il WWF Italia diffonde le migliori pratiche di gestione. Più nel dettaglio le attività progettuali si svolgono in Italia nell’Area Marina protetta di Miramare (Trieste), in Spagna in quella di Cabrera, in Francia a Cap d’Agde, e in Tunisia nell’area marina protetta de La Galite, enti questi che mirano a creare una rete di Aree marine protette efficacemente gestite per meglio tutelare il nostro mare.