NOTIZIE – In un’epoca in cui i gruppi sembrano spesso esibire un alto grado di stupidità, lo studio pubblicato oggi su Science, rappresenta una speranza: l’intelligenza collettiva esiste. Ma non solo. Stando alle misure effettuate da Anita Williams Woolley, dell’Università Carnegie Mellon, e colleghi questa intelligenza di gruppo è una proprietà che sta sopra all’individuo, è solo lontanamente collegata all’intelligenza media degli singoli che compongono il gruppo ed è invece più marcatamente legata con il senso sociale medio del gruppo, la capacità di distribuire equamente i turni quando si tratta di prendere la parola, e udite udite, la percentuale di femmine nel gruppo. Guarda un po’.
In totale lo studio ha coinvolto 699 persone, che hanno lavorato in gruppi da due a cinque individui, che dovevano completare in gruppo una serie di compiti (risolvere puzzle visivi, fare del brainstorming, dare giudizi morali collettivi, e via dicendo). Per prima cosa gli scienziati si sono chiesti se davvero esista una cosa come l’intelligenza collettiva, e hanno comparato la performance del gruppo con diverse misure effettuate sugli individui.
Secondo la loro analisi esiste chiaramente un’intelligenza collettiva (cioè le prestazioni nei compiti specifici sono correlate ad altre misure del gruppo). In più hanno potuto anche evidenziare che il dato sull’intelligenza media individuale ha poco valore nel determinare la prestazione del gruppo. Interessante il dato sulla presenza delle donne: che abbia che fare con la maggiore pulsione alla comunicazione delle femmine?