L'utilizzo dei social network dipende in parte da una predisposzione genetica Crediti immagine: Christiaan Colen, Flickr SCOPERTE – Nell'ultimo decennio...
L'avreste mai detto? Vi fiderete del vostro prossimo molto di più dopo una scorpacciata di pesce, soia, uova o spinaci. Lo ha spiegato Lorenza Colzato insieme ai suoi colleghi delle Università di Leiden e di Münster, rivelando che il segreto sta tutto nel triptofano.
LA VOCE DEL MASTER - Con più di 265 milioni di giocatori in tutto il mondo, il calcio è lo sport più popolare del mondo: tuttavia, palleggiare spesso con la testa mette a rischio la salute del cervello. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’ Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University. Lo studio, pubblicato sulla rivista Radiology, ha riscontrato che i calciatori dediti a questa pratica hanno anomalie cerebrali molto simili a quelle riscontrate in pazienti che hanno subito lievi traumi cranici. I ricercatori hanno utilizzato tecniche avanzate di imaging cerebrale (MRI) per analizzare 37 adulti di età media 31 anni, giocatori di calcio a livello amatoriale. I soggetti si erano dedicati a questo sport sin dall’infanzia, e nell’anno precedente lo studio avevano giocato regolarmente per circa dieci mesi su dodici
LA VOCE DEL MASTER - Gli animali sembrano essere in grado di apprezzare la bellezza dell’arte e della musica tanto quanto noi. Un bel canto o abilità particolari possono dunque risultare fattori determinanti per la sopravvivenza, non solo per gli esseri umani ma anche per altre specie. I lamenti d’allarme e i canti delle scimmie, le costruzioni a pergolato degli uccelli giardinieri e le imitazioni canore dell’uccello lira, hanno contribuito a demolire quel piedistallo sul quale tendiamo a porci rispetto agli altri animali quando si parla di arte e percezione della bellezza. Se un pappagallo è in grado di apprezzare una canzone quanto un essere umano, rallegrandosi del ritmo e gorgheggiando la sua felicità, chiaramente la sensibilità artistica che un tempo si pensava nostra prerogativa non è più così unica. Ne abbiamo parlato con Cinzia Chiandetti, neuroscienziata e ricercatrice nell’ambito della cognizione animale.
Un recente studio pubblicato su PNAS ha analizzato le percezioni geometriche di popolazioni indigene dell'Amazzonia, scoprendo che la geometria euclidea...
NOTIZIE - Credo sia uno dei motivi per cui non ho la televisione. Sono particolarmente soggetta all’”imbarazzo vicario”, e mi fa star così male che mi risulta impossibile guardare quei programmi televisivi dove la gente si mette in ridicolo (“X-factor”, “amici” e tutte le possibili declinazioni). Ora grazie a uno studio su PLoS One scopro che il problema è che sono fortemente empatica, e che tutte le mie aree cerebrali per l’”empatia del dolore” si attivano a palla di fronte ai “casi umani”.
Sören Krach e Frieder Paulus, della Philipps-University di Marburg, in Germania, e Christopher Cohrs della Queen's University di Belfast, UK, hanno studiato l’esperienza soggettiva e i correlati neurali dell’”imbarazzo vicario”, cioè quell’emozione che si prova di fronte a qualcuno che si mette in ridicolo di fronte a un pubblico.
NOTIZIE - Gli elefanti sanno quando è il caso di chiedere una mano. Uno studio sugli elefanti asiatici dimostra che questi animali sono in grado di capire quando falliranno in un compito, a meno di non essere aiutati da un compagno.
Pubblicata su PNAS la ricerca dimostra che i pachidermi, come gli scimpanzé, le iene e le cornacchie sono animali in grado di cooperare. Nell’esperimento è stato usato un procedimento classicamente utilizzato per gli scimpanzé e adattato agli elefanti, dove la ricompensa viene vinta solo se due animali cooperano, altrimenti non ottengono nulla.
Due aggiornamenti della nostra cronistoria spostano nel Sudafrica la culla dell'umanità e spiegano come e quando gli antichi britannici inventarono il calice....