NOTIZIE – Secondo una ricerca pubblicata la scorsa settimana sul Journal of Experimental Psychology i piccioni viaggiatori utilizzerebbero l’olfatto per orientarsi in volo e ritovare la strada di casa. Secondo quanto scrivono Anna Gagliardo, dell’Università di Pisa, e colleghi nel cervello dei piccioni ci sarebbero delle vere e proprie “mappe olfattive” del territorio, che l’animale userebbe per muoversi. Altra particolarità: è principalmente la narice destra a raccogliere l’informazione utile alla navigazione, se infatti viene tappata i piccioni si dimostrano disorientati, cosa che non avviene quando si tappa la destra. Per farci spiegare i dettagli della scoperta abbiamo raggiunto telefonicamente Giorgio Vallortigara, vice-direttore del Centro Interdipartimentale Mente e Cervello dell’Università di Trento, che ha partecipato allo studio
Ascolta l’intervista a Giorgio Vallortigara
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Il naso non c’entra.Ora,pare che gli uccelli si orientino con una bussola quantistica posta nei loro occhi : nella retina vi sono delle molecole di criptocromo ,che attraverso un sistema sofisticato chiamato “entaengled” quantistico vedono il campo magnetico terrestre come un punto.Questo sistema dura poco nei nostri laboratori ( 80 m ) mentre negli uccelli (vedi pettirosso ) dura oltre 100 microsecondi.Questo sistema viene studiato per fare nuovi computer ecc.ma in natura è già presente negli occhi degli uccelli.Questo meccanismo sofisticato era già presente negli uccelli molti anni fà ,non può essere stato creato dal caso.
La bibliografia è un tantino più complessa. 40 anni di ricerca sulla naviazione con mappa olfattiva non possono essere riassunti con un semplice “pare”. Meglio documentarsi prima di parlare.
Gli uccelli emigrano non col naso ma hanno memorizzato nel loro cervello una mappa dei luoghi e poi hanno negli occhi una bussola quantistica con tempi di 100 microsecondi.