CRONACA

Asma infantile: vado a vivere in campagna

NOTIZIE – Le statistiche dimostrano che i bambini che crescono in campagna hanno un’incidenza minore di disturbi asmatici rispetto ai coetanei cittadini. Uno studio epidemiologico tedesco conferma questa osservazione e dimostra che in campagna i bambini sono esposti a una varietà maggiore di microorganismi e funghi, e questo  stimolerebbe l’effetto protettivo del sistema immunitario.

Markus Ege ed Erika von Mutius dell’ospedale infantile von Hauner (dell’Università di Monaco) hanno raccolto la polvere presente nelle camerette di una gran numero di bambini  e hanno analizzato la presenza di microorganismi e funghi. I bambini  (tutti bavaresi) sono stati selezionati attraverso degli studi epidemiologici a livello europeo (GABRIEL e PARSIFAL) in modo da comparare ragazzi di città e altri che vivono nelle aree rurali.

L’asma è uno dei disturbi cronici più diffusi fra i bambini europei: comprendere i meccanismi che la scatenano e dall’altra parte quelli che ci possono proteggere è dunque di vitale importanza.  Ege e von Mutius hanno dimostrato che i bambini in campagna sono esposti a una varietà molto più grande di microorganismi di altri coetanei. Batteri e funghi si comporterebbero come “guardiani della salute”, spiegano i ricercatori, sul New England Journal of Medicine, ma il meccanismo non è chiaro.

Due sono le ipotesi proposte: una è che la grande varietà d i microbi stimoli l sistema immunitario (e previene quindi quello stato del’organismo che scatena l’asma), l’altra  è che la continua esposizione a tante specie diverse impedisce che qualcuna in particolare divenga prevalente sulle altre nel tratto respiratorio inferiore.

Non basta la diversità dei microbi comunque. È probabile che si tratti di una particolare associazione di microrganismi a stimolare l’effetto protettivo.” Alcuni ci sembrano particolarmente interessanti,” spiega Ege. “Alcuni bacilli e  staffilococchi – Staphylococcus sciuri, per esempio – e funghi come quelli del genere Erotium.“

Il prossimo passo perciò sarà quello di scendere al livello delle singole specie per analizzare il collegamento con la probabilità di sviluppare l’asma.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.