CRONACACULTURA

Quattro occasioni mancate

In tutto il mondo si punta sulla scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura per costruire una società migliore e più ricca, non solo in termini economici ma anche di idee, di benessere, biodiversità biologica e umana ecc. In Italia invece tutto ciò stenta ad affermarsi, si preferisce lasciare che i singoli si arrangino, che se la cavino da soli. È quanto emerge anche dal libro di Marco Pivato, Il miracolo scippato pubblicato da Donzelli poche settimane fa.

LIBRI – Nel 150° anniversario della nascita dell’Italia unita, il libro inchiesta ripercorre la storia di quattro casi emblematici che illustrano come l’Italia non sia stata in grado o non sia stata volutamente interessata a investire dove capaci individui avevano aperto una breccia in settori di assoluta avanguardia per quei tempi, vuoi l’elettronica o l’energia o la medicina…

Sono i casi di Enrico Mattei e Felice Ippolito che hanno promosso l’Italia come produttrice di energia con tecnologie di avanguardia e capace di competere con i giganti mondiali, di Adriano Olivetti che produce il primo computer a transistor della storia e ne anticipa le incredibili possibilità per uso personale e, infine, di Domenico Marotta considerato l’inventore dell’Istituto Italiano di Sanità e che riesce ad attrarre in Italia personaggi straordinari in un processo inverso a quello che avviene oggi con la fuga dei cervelli.

Tutte storie che finiscono male, a volte con il sacrificio dei protagonisti stessi e che non innescano quel processo di rinnovamento della società che qualunque altra nazione avrebbe saputo e voluto sfruttare.

Anche oggi non siamo capaci di raccogliere idee, aspirazioni, energie, capacità in un sistema efficace che le sappia valorizzare a beneficio di tutta la collettività. Rimarremo un paese di gente che si arrangia e si accontenta? Nell’anno dei festeggiamenti dell’unità d’Italia, l’autore auspica un nuovo Risorgimento. Ma più che di un nuovo Risorgimento, c’è bisogno secondo me di un nuovo Rinascimento.

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