Da scimmia a Sapiens, breve storia dell’umanità
Un libro consigliato a chi ha tra i 9 e i 15 anni (ma anche per adulti curiosi) in cui la storia dell’umanità viene raccontata attraverso fatti, riflessioni e ragionamenti.
Se immaginiamo che la Terra sia stata creata alla mezzanotte del primo gennaio, gli esseri umani sono comparsi solo alla sera del 31 dicembre e l’Homo sapiens – l’essere umano moderno – è nato solo 34 minuti prima della fine dell’anno. Un tempo brevissimo in cui però gli esseri umani sono riusciti a modificare in modo sostanziale l’intero pianeta, arrivando in cima alla catena alimentare e diventando i custodi di una grande responsabilità per il futuro. Inizia con questo ragionamento il libro Da scimmia a Sapiens, breve storia dell’umanità (La Nuova Frontiera Junior, 2021, età consigliata 9-15 anni), scritto da Bengt-Erik Engholm, autore svedese di non fiction per bambini e ragazzi, e magistralmente illustrato dall’illustratrice svedese Jonna Björnstjerna (la traduzione è di Lucia Barni).
Il libro ripercorre tutta la breve – in termini di tempo, se comparata a quella della Terra – ma intensa storia dell’umanità, dalla comparsa dei primi esseri umani fino a quello che siamo diventati oggi: la specie più potente sul pianeta, quella che lo sta distruggendo ma anche quella che può invertire la rotta. La nostra storia viene così suddivisa in brevi capitoli a cui si affiancano illustrazioni ricche di ironia e sagacia che rendono la lettura più leggera, fornendo però anche acuti spunti di riflessione.
Dall’essere dei raccoglitori-cacciatori alla creazione di intelligenze artificiali
In questo viaggio nel tempo Bengt-Erik Engholm non si limita a elencare i fatti principali che hanno portato l’Homo sapiens dall’essere un raccoglitore-cacciatore a parlare di intelligenza artificiale ed editing genetico, ma racconta le connessioni, i problemi e le speranze associati ai grandi cambiamenti nell’evoluzione umana. «L’evoluzione ha due aspetti» si legge nelle prime pagine di questo libro «uno biologico, che riguarda il cambiamento del nostro e dipende da dove abbiamo vissuto e come. L’altro, quello sociale, ha invece a che fare con il modo in cui viviamo gli uni con gli altri, come si sviluppano persone, gruppi e società».
Si scoprono così alcune delle caratteristiche che ci contraddistinguono fin dagli albori della nostra storia: l’essere in movimento – per necessità, per avidità o per curiosità – la capacità di comunicare e cooperare – una caratteristica che ci ha reso la specie più forte del pianeta e che ancora oggi ci permette di esserlo –, la forza del pensiero, l’arte, la religione, la fantasia, la capacità di inventare, il desiderio di conquista, la ricerca di conoscenza. Man mano che la lettura prosegue, Bengt-Erik Engholm ci racconta come queste caratteristiche si siano sviluppate – nel bene e nel male – portando a cambiamenti epocali nella storia degli esseri umani, vere e proprie rivoluzioni che hanno segnato momenti di “non ritorno” nel nostro progresso come umanità.
Tra i punti degni di nota ci sono delle riflessioni legate a temi piuttosto bui della nostra storia come, per esempio, la conquista del mondo da parte degli europei a scapito di altri popoli. Questioni così complesse sono zone grigie, dove il bianco e il nero non sono così definiti come si potrebbe dedurre da un approccio frettoloso e qualcosa di buono c’è anche in questi accadimenti, specialmente sul fronte dello sviluppo della conoscenza e del progresso scientifico.
Siamo più felici?
Questo libro ha il pregio di aver sintetizzato secoli e secoli di storia senza averla banalizzata, permettendo ai giovani lettori di avere punti di vista diversi su cui ragionare e formarsi un’opinione. Un altro aspetto interessante di questo libro è percepire in alcuni passaggi l’origine nordica dei due autori. Vengono così sottolineati alcuni aspetti della storia umana che solitamente sono trascurati nelle narrazioni classiche a cui siamo abituati. Ed è un punto positivo perché amplia la visione che abbiamo su un determinato argomento.
Il libro si conclude con una domanda e con un invito. La domanda è: siamo più felici oggi grazie a tutte le scoperte e alle capacità acquisite? Anche in questo caso non c’è una risposta secca ma una più ampia riflessione sui pro e i contro della nostra attuale condizione umana. E infine un invito: «Se vogliamo, possiamo!». Rivolto ai giovani lettori e a tutti coloro che, affascinati dalle illustrazioni di Jonna Björnstjerna e dalla narrazione di Bengt-Erik Engholm, hanno deciso di dare a questo libro l’opportunità di scatenare una riflessione.
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