ECONOMIA

Crescita torrida

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Nel 2010 gli investimenti nelle energie rinnovabili, dice il nuovo rapporto Bloomberg, sono aumentati del 32% e con 243 miliardi di dollari stanno tallonando i 319 miliardi investi in petrolio, gas e carbone

ECONOMIA – Depressi per le notizie sull’inquinamento di fiumi e coste da parte della Exxon, sulle centrali nucleari fermate dalle meduse o da un temporale, sul prezzo del petrolio che continua a salire? Potrebbe rincuorarvi l’analisi dell’agenzia Bloomberg elaborata per conto del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite. Mostra una tendenza crescente alla sostenibilità, alla creazione di posti di lavoro e alla diffusione di nuove competenze tecnologiche. Dall’inizio del secolo, la tendenza ha subito un’unico rallentamento. Con la crisi economica del 2008 e il basso prezzo del metano, gli economisti avevano previsto un “vistoso calo degli investimenti”. Invece

sono intervenuti nuovi giocatori: i governi e le banche per lo sviluppo. Perciò nel 2009 gli investimenti hanno avuto un piccolo incremento del 4% per un totale di 186 miliardi di dollari. Nel 2010 il settore è tornato al torrido tasso di crescita precedente con 243 miliardi di nuovi capitali, due volte quelli del 2006 e quasi cinque volte quelli del 2004.

Rispetto al 2009, la Cina ha aumentato i propri investimenti del 28%, per un totale di 48 miliardi di dollari quindi resta il leader mondiale, ma rispetto al proprio Pil, altri paesi emergenti sono stati torridi anch’essi:

– India: 3,8 miliardi, + 25%

– Paesi asiatici in via di sviluppo, meno India e Cina: 4 miliardi, + 31%

– America Centrale e Sudamerica: 13 miliardi, più 39%

– Medioriente e Africa: 5 miliardi, più 104%

Per la prima volta, nel 2010 i paesi emergenti hanno investito più di quelli industrializzati, Germania a parte dove i pannelli fotovoltaici si sono moltiplicati sui tetti. Prima, andavano per la maggiore parchi di turbine eoliche, “una tecnologia matura il cui prezzo per ogni megawatt di produzione è sceso del 18% nel periodo 2008-2010”. Nel 2010 invece, c’è stato il boom della microgenerazione solare di elettricità e non solo per gli incentivi e gli stimoli fiscali. In due anni e mezzo il prezzo a megawatt dei pannelli fotovoltaici è calato del 60%.

I dati della Bloomberg provengono dall’industria e dalle banche e potrebbero sottovalutare gli impianti di microgenerazione installati con finanziamenti di fondazioni e di Ong nei paesi più poveri.

Foto: Barefoot College

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