NOTIZIE – Il ritrovamento del più giovane (recente) osso di dinosauro riaccende il dibattito sull’estinzione di questi animali. Le torie più accreditate sono due: o i dinosauri si sono estinti circa 65 milioni di anni fa a seguito dell’impatto di un grosso asteroide (piovuto su quella che oggi è la penisola dello Yucatan in Messico), o hanno iniziato a estinguersi (probabilmente gradualmente, per un insieme di fattori) prima. L’ipotesi dell’asteroide deriva dall’osservazione del cosiddetto passaggio cretacico-terziario (limite KT) nei sedimenti rocciosi. Si tratta di una fascia ben visile in tutto il mondo datata intorno ai 65 milioni di anni fa, particolarmente ricca iridio, minerale che secondo il premio Nobel Luis Alvarez, si è depositato nei sedimenti a seguito del dissolvimento di un grosso asteroide dopo l’impatto con il nostro pianeta.
In strati più recenti del limitre KT non si trovano più fossili di dinosauro, e questo unito alla drammaticità dell’evento ha fatto ipotizzare a molti scienziati che possa essere stato questo evento a causare la scomparsa dei dinosauri.
Non tutti però sono d’accordo: anche al di sotto del limite KT c’è uno strato di circa 3 metri (corrispondenti a circa 100.000 anni) dove non si trovano fossili, che secondo molti dimostra che il declino dei grandi dinosauri è iniziato prima dell’impatto dell’asteroide.
La nuova scoperta, pubblicata su Biology Letters, supporterebbe l’ipotesi del meteorite. L’osso (un corno di Triceratopo) è stato rinvenuto infatti pochi centimetri al di sotto dell limite KT(in una zona dello stato americano del Montana), e dimostrerebbe che almeno quella specie i dinosauri erano viva e vegeta fino a poco tempo prima dell’impatto.
Ma un osso non basta a chiudere la questione: molti scienziati spiegano che un solo reperto non chiude il dibattito. Molti infatti ritengono che l’estinzione sia stata graduale e che il ritrovamento di un fossile giovane non prova che non fosse allora in atto un declino di questi animali.