NOTIZIE – Le stesse dinamiche di interazione sociale di social network come facebook e Twitter possono intervenire quando una gran massa di individui si muove, guidando la direzione, e garantendo il mantenimento delle distanze appropriate. Le stesse dinamiche inoltre favorirebbero la possibilità di mangiarsi (letteralmente) fra “vicini”.
Tranquilli, si parla di locuste, e alcuni scienziati dell’Istituto Max Planck di Fisica dei sistemi complessi (insieme ad altri ricercatori americani) usando la scienza dei network hanno studiato in che modo emerge il comportamento dello sciame (partendo dal comportamento di ogni singolo individuo).
Quello che infatti non è ancora mai stato compreso (anche se è dagli anni ’80 che gli scienziati hanno iniziato a studiare l’emergere dei comportamenti collettivi degli animali) è come fanno i gruppi di animali, in particolare i grandi sciami di insetti, a mettersi d’accordo per muoversi tutti insieme in una direzione comune, pur in assenza di un capo preciso che guidi tutti. Particolarmente problematico è il fatto che nei grandi sciami ogni individuo può monitorare solo una piccola area intorno a se stesso, ed è dunque in possesso di un informazione unicamente locale.
Cristian Huepe e colleghi hanno messo insieme alcune idee emerse da studi precedenti sulla formazione delle opinioni nei social network e le hanno applicate a un altro studio condotto in precedenza in cui erano state osservate le ninfe di 120 locuste mentre si muovevano in un grande anello in laboratorio.
Secondo gli studi sui social network nel prendere una decisione siamo fortemente influenzati dalle opinioni degli amici (e molto minore è invece la tendenza a uniformarsi a chi ha idee simili alla nostra, per cui possiamo cambiare radicalmente le nostre decisioni in base a quella dei nostri “vicini” nella rete sociale). Con questa ipotesi gli scienziati hanno costruito una simulazione e l’hanno confrontata con il comportamentio reale delle locuste. (Per le locuste il fatto di stare in uno sciame è importante, perché sono cannibali e cercano di muoversi avendo sempre qualche simile vicino, ma non troppo, in modo da poter mettere in atto il loro tipo di nutrizione cannibalistica – magari sembra strano ma per animali come questi si tratta di una scelta evolutivamente vincente)
Insomma quello che è emerso è che la variabile più importante nel determinare il comportamento reale delle locuste nello sciame è l’interazione sociale con i vicini, un tipo di interazione che si avvicina molto a quella che noi umani mettiamo in atto con i nostri amici di scocial network. “Abbiamo concluso che il meccanismo attraverso il quale le locuste si mettono d’accordo sulla direzione in cui muoversi tutti insieme (a volte con conseguenze disastrose, per esempio per i raccolti) è lo stesso che talvolta usiamo per decidere dove andremo a vivere o dove uscire la sera: ci facciamo convincere da quelli nella nostra rete sociale, che spesso vanno proprio nella direzione opposta alla nostra.”
Lo studio è pubblicato sul New Journal of Physics.