Il più lontano pianeta del Sistema solare comincia a rivelare alcune delle sue caratteristiche, in particolare sulla composizione dell’atmosfera e la durata esatta del giorno, pari a 15 ore 57 minuti e 59 secondi. Ma molto altro resta ancora da scoprire.
NOTIZIE – La scorsa settimana Nettuno ha compiuto la sua prima orbita completa intorno al Sole da quando è stato scoperto nel 1846, dopo che la sua presenza era stata teorizzata in base alle perturbazioni gravitazionali sull’orbita di Urano.
Nettuno è un pianeta grande e abbastanza massiccio, con un diametro quattro volte quello della Terra e massa pari a 17 volte, e una gravità superficiale che è seconda solo a quella di Giove. È uno dei due giganti di ghiaccio del nostro Sistema solare, l’altro è Urano. Ed è uno dei meno conosciuti corpi del nostro sistema planetario.
Il fatto stesso che pur essendo così denso e massiccio sia così lontano, all’estrema periferia del Sistema, è tuttora inspiegabile con l’attuale modello di formazione planetaria: probabilmente, dicono gli scienziati, Nettuno si è formato più vicino al centro dove la nebula protoplanetaria era più densa, e poi è migrato verso l’esterno. Anche la lunghezza del suo giorno era finora rimasta incerta. Oggi, Erich Karkoschka, un astronomo dell’Università dell’Arizona, l’ha fissata a 15 ore 57 minuti e 59 secondi, con un differenza di 8 minuti e 1 secondo rispetto alla misurazione precedente, che era di 16 ore e 6 minuti.
Nettuno è avvolto in spesse nubi che rendono la superficie invisibile e non forniscono punti di riferimento per poter calcolare il periodo di rotazione, come invece si fa abbastanza facilmente per i pianeti rocciosi tipo Mercurio o Marte. Karkoschka, utilizzando più di 500 immagini di repertorio riprese dal telescopio spaziale Hubble nel corso di oltre vent’anni, ha scoperto che Nettuno ha due nubi particolari, la South Polar Feature e la South Polar Wave. Queste sono strettamente correlate con strutture del suolo, probabilmente dei punti caldi sulla superficie rocciosa, e non si spostano rispetto al terreno come invece fanno le altre strutture atmosferiche.
È stato quindi possibile determinare la lunghezza del periodo di rotazione con un’accuratezza di 0,18 secondi. Conoscere il periodo di rotazione è importante anche per definire le caratteristiche del pianeta, come è fatto internamente, come è distribuita la massa ecc. Inoltre, il fatto che ci siano delle manifestazioni nell’atmosfera così strettamente legate alle caratteristiche fisiche del terreno è già di per sé un fatto interessante, perché niente di simile è mai stato osservato altrove.
Scoprire come è fatto Nettuno aiuterà inoltre a comprendere la formazione di altri pianeti simili in altri sistemi solari che sono ancora più difficili da studiare