CRONACA – Tutto dedicato al sistema immunitario il primo premio Nobel di quest’anno (Medicina e Fisiologia), assegnato pochi minuti fa a Stoccolma. Come ogni tanto succede il prestigioso premio è stato diviso in due: da un lato Bruce Beutler (oggi all’Istituto Scripps) e Jules Hoffmann (in anni recenti presidente dell’Accademia Francese delle Scienze), per gli studi su sistema immunitario innato, dall’altra Ralph Steinman (dell’Università Rockefeller di New York), per quelli sul sistema immunitario adattivo.
I primi due hanno scoperto (i primi studi sono di Hofmann nel 1996, sui moscerini, mentre Beutler ha successivamente condotto osservazioni simili sui roditori nel 1998) l’importanza delle proteine che fungono da recettore per riconoscere i microorganismi nocivi e attivare la risposta immunitaria innata, che è la prima difesa attivata dall’organismo. Steinman invece ha scoperto (nel 1973) l’importanza delle cellule denditriche del sistema immunitario che hanno la capacità di attivare e regolare la risposta immunitaria adattativa (principalmente attivando i linfociti T), che è un tipo di difesa attivato in una fase successiva.
Queste scoperte chiave hanno dato il via a importanti filoni di ricerca per sviluppare metodi preventivi e terapie contro le infezioni, i tumori e le malattia infiammatorie.
Aggiornamento: come ci fa notare Marco Ferrari (nei commenti) Ralph Steiman è morto lo scorso 30 settembre. Il premio Nobel non può essere assegnato postumo. Dunque deduciamo che gli unici vincitori restino Beutler e Hoffmann.