CRONACA – Avete presente i virus giganti? Sono stati scoperti pochi anni fa (ce li avevamo sotto gli occhi, ma gli scienziati non potevano credere che così grandi fossero proprio virus, pensavano piuttosto a delle forme batteriche): si tratta di virus enormi, con migliaia di geni (quelli “normali” ne hanno molti meno, anche solo poche decine), ma per il resto hanno comportamenti (se così si può dire di un entità da più nemmeno considerata viva) da virus. Ora un gruppo di ricercatori ne ha individuato uno davvero grande e che offre alcuni spunti interessanti sull’origine di queste forme di quasi-vita (e forse anche sulle prime fasi della vita come la conosciamo).
Megavirus l’hanno chiamato (strano, il nome non era già stato preso) e Jan-Michel Claverie e colleghi l’hanno trovato nelle acque del mare cileno. Il suo genoma è fatto da ben 1.259 milioni di basi (6,5% più lungo del precedente record-virus, il mimivirus). Potete fare un giretto del suo genoma qui.
Dal confronto con il genoma del mimivirus è emerso che 258 geni presenti nel megavirus non sono presenti nell’altro, mentre si son trovati corrispondeti per gli altri, dimostrando che molte delle funzioni vitali per entrambi sono regolati da geni simili. Secondo Claverie i virus giganti hanno iniziato la loro storia evolutiva già da giganti, e potrebbbero addirittura derivare da forme cellulari complete. Potrebbe addirittura trattarsi di veri e propri relitti che arrivano direttamente dai prima capitoli della storia della vita. L’articolo è stato pubblicato su PNAS.