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Sempre più smog in città

AMBIENTE – Roma ci prova con le targhe alterne, Milano e Firenze con il divieto di circolazione per i veicoli più inquinati. Sono queste le misure con cui i sindaci delle tre città sperano di abbassare le emissioni di polveri sottili nell’atmosfera, dopo l’ennesimo superamento dei limiti consentiti.

Lo smog, ormai, è una peculiarità delle città italiane. Secondo i dati del monitoraggio di Legambiente a fine novembre ben 44 città hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di Pm10 oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. In testa c’è Torino con 118 giorni di sforamento, seguita da Milano (106), Verona (98) e Monza (87). La regione messa peggio è la Lombardia, con 11 città fuori limite. E la zona più critica si conferma, ancora volta, la Pianura Padana, come già rilevato nel rapporto dell’Agenzia Europea dell’ambiente.

Se guardiamo all’Europa, la situazione non va molto meglio. Secondo i dati del 2009 la soglia limite giornaliera per i Pm10 è stata superata nel 30% delle zone urbane di tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea. Una realtà preoccupante, visto che secondo le ultime stime dell’Oms ogni anno il solo Pm10 causa più di 250.000 morti premature in Europa. In Italia per ogni 10.000 persone, più di 15 muoiono prematuramente per gli effetti delle polveri sottili.

Per il neoministro dell’Ambiente Corrado Clini l’unico modo per combattere lo smog è attuare “misure strutturali, altrimenti non ci sono alternative agli interventi di emergenza”. E quindi ritorna la centralità del trasporto pubblico soprattutto dall’hinterland verso le città. Ma come denuncia Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, “negli ultimi due anni al servizio ferroviario regionale è stato tagliato il 75% delle risorse, il che significa che oltre 2,7 milioni di pendolari che oggi scelgono treno e autobus, domani potrebbero vedersi costretti a prendere l’auto”. La mobilità sostenibile è ancora lontana. Ci aspettano, invece, domeniche a piedi e targhe alterne, provvedimenti che si sono rivelati decisamente insufficienti e inefficaci.

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