AMBIENTE – L’Italia non è un Paese per biciclette. Almeno nelle grandi città. Poco importa se finalmente le bici potranno andare in contromano o se la campagna #salvaiciclisti ha raccolto finora più di 20mila adesioni, gli ultimi dati elaborati da Legambiente evidenziano una mobilità ciclabile piuttosto bassa. E non è solo un problema di mancanza di piste ciclabili.
Lo studio ha infatti analizzato l’utilizzo della bici nelle città utilizzando l’indicatore del modal split che misura il numero degli spostamenti effettuati in città con i diversi mezzi di trasporto, classificando poi, quelli fatti a piedi, in bici e con il mezzo pubblico come “sostenibili” e quelli in moto e auto come “insostenibili”.
Ed ecco che Bolzano (29% di cittadini in sella) batte Parma (19%), nonostante i molti chilometri in più di piste ciclabili di quest’ultima (87,1 contro 72,4).
Nelle città più grandi, da Milano a Roma, vedere una bici è quasi un miraggio. La mobilità ciclabile è quasi del tutto assente. Del resto un terzo delle città capoluogo del nostro Paese non ha piste ciclabili o al massimo ne ha solo brevi tratti. Anche l’intermodalità, cioè la possibilità di spostarsi usando in modo integrato più mezzi di trasporto è ancora poso diffusa: solo 4 città su 104 prevedono una o più linee di trasporto pubblico locale dove è consentito portare biciclette.