IL PARCO DELLE BUFALE – Abbiamo ricevuto ieri l’autorizzazione a pubblicare la risposta di Alberto Carpinteri, professore al Politecnico di Torino e presidente dell’INRIM, alle cinque domande poste qui da Alessio Guglielmi. Dopo brevi appunti sulla risposta, pubblichiamo lo scambio che ne è conseguito.
Il prof. Carpinteri giudica ignoranti e incompetenti i responsabili delle ricerche dell’INRIM che hanno criticato i risultati suoi e del “prof.” Cardone. Perciò considera l’INRIM il “posto ideale” per studiare le reazioni piezonucleari le quali da miliardi di anni trasmuterebbero anche il ferro della crosta terrestre in alluminio. Per tale studio ha speso soltanto 50 mila euro in quattro anni (1), perciò al Ministero l’INRIM ne ha chiesti 500 mila su tre anni. Il prof. Carpinteri riconosce che
non ci sono studi indipendenti rispetto a quelli pubblicati da me in collaborazione con altri, che invito tutti coloro che sono nello stesso campo a replicare,
o forse no:
i risultati sono stati ottenuti da team diversi e da specialisti (chimici, fisici e geologi) di grande esperienza e serietà.
Allo stesso modo scrive
non credo nella teoria dei complotti, e anzi, da 4 anni a questa parte con alcuni collaboratori del Politecnico stiamo portando avanti una ricerca “normale”
o forse ci crede (e che il suo collaboratore “prof.” Cardone sia del Politecnico):
Il discredito di certi lavori penso che sia… addirittura strumentale per altri fini, come si dimostra anche nel mio stesso caso.
(1) Escluse le onorificenze acquistate per inserirle nel curriculum e lo sviluppo in un’azienda sita in una casella postale di Croydon del reattore Cardone-Steriwave–Startec già prodotto in Ungheria dalla casella di prima e venduto da un’altra casella in Florida. Sviluppo per il quale servono 800 milioni di euro come da valutazione dell’Ansaldo-Finmeccanica e del CNR riportata in un documento della Startec.
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Altra lettera aperta di Alessio Guglielmi
Risposte del prof. Carpinteri in maiuscolo come nell’originale, link aggiunti per gli smemorati e commenti nostri in corsivo
Caro prof. Carpinteri,
penso che tutti apprezzeranno la Sua volontà di pubblicare un articolo su arXiv che affronti le devastanti contestazioni che vi sono state mosse. Come Lei ribadisce nella sua lettera, l’INRIM è eccellente in tema di misure, e quindi diventa ogni giorno più preoccupante l’assenza di una risposta ai nove responsabili di ricerca (su undici) che hanno cominciato il lavoro sul piezonucleare, analizzando le vostre misure.
A. Carpinteri
STIAMO PER RISPONDERE, MA NON È CORRETTO METTERCI FRETTA!
“Abbiamo tutte le registrazioni e verranno pubblicate sullo stesso sito al più presto,” scriveva A. Carpinteri giovedì. Ma l’analisi gli era stata mandata 10 giorni fa e per mettere le registrazioni su arXiv bastano 24 ore.
A. Guglielmi
Sono poi felice di apprendere che Lei non si sente vittima di un complotto della scienza ufficiale, diversamente dai proponenti della fusione fredda quando si richiede a loro, come a tutti, l’adesione al metodo scientifico, cioè peer review e riproducibilità.
A proposito di riproducibilità: Lei conferma la mia analisi della letteratura, e cioè che non è stata ottenuta una replica sperimentale indipendente del fenomeno piezonucleare, smentendo così le affermazioni pubbliche del Suo collega Fabio Cardone. Questo è un punto molto importante: prima di impegnare risorse pubbliche nello sfruttamento del piezonucleare, come di qualsiasi altra scoperta che scardina i fondamenti della fisica, è obbligatorio attendere una verifica indipendente. È d’accordo?
A. Carpinteri
LA VERIFICA INDIPENDENTE È INDISPENSABILE IN PROSPETTIVA, MA CIÒ NON SIGNIFICA CHE SIA OBBLIGATORIO FERMARSI. RAGIONANDO COSÌ NON SI ARRIVEREBBE A SCOPRIRE MAI NULLA DI NUOVO.
Il “nuovo”s’è scoperto quattro anni fa. Nei loro articoli, il “prof.” Cardone e A. Carpinteri citano i lavori di Rusi Taleyarkhan nonostante avesse falsificato gli esperimenti”, nessuno dei quali è mai stato riprodotto in sua assenza, nemmeno dai dottorandi (quelli veri) con i quali li aveva fatti.
A. Guglielmi
Tra l’altro, dal Suo (molto apprezzato) rendiconto delle spese sostenute finora, emerge che i vostri esperimenti costano pochissimo. Non c’è quindi nessuna scusa per non attendere che qualche replica indipendente venga fatta, visto che il costo non può essere un fattore limitante e che le repliche garantirebbero l’assenza di un oscuro errore sistematico nei vostri metodi (come il recente caso dei neutrini superluminali insegna). E poi Lei è un professore influente che dirige un grande ente di ricerca, quindi senz’altro è in grado di persuadere qualche collega esterno al Suo istituto a ripetere il vostro esperimento e pubblicarlo, così da poter convincere l’opinione pubblica a darvi con fiducia il poco denaro rimasto in cassa.
A. Carpinteri
NON MI SEMBREREBBE CORRETTO USARE LA MIA INFLUENZA PER CONVINCERE GLI ALTRI. DEVONO PURTROPPO CONVINCERSI DA SOLI.
Dalle mille e più firme sull’appello al Ministero (1), gli altri sono già convinti della validità degli esperimenti svolti quattro anni fa.
A. Guglielmi
Su questo punto, sono obbligato a constatare che Lei non ha risposto alle due domande che Le avevo fatto sui finanziamenti futuri e il modo di ottenerli. Lei dice di non aver mai cercato finanziamenti direttamente da politici, ma questo è proprio ciò che ha affermato di volere il suo collega ing. Francesco Mazzuca, davanti a Lei e alle telecamere, illustrando lo scopo del recente congresso a Torino.
A. Carpinteri
QUELLA DI MAZZUCA MI ÈSEMBRATA UNA FRASE ASSOLUTAMENTE GENERICA, E COMUNQUE PER PROBLEMI COSÌ DELICATI OGNUNO RISPONDE PER SÉ STESSO.
Il blog 22 passi ha documentato, con foto, come nel settembre scorso A. Carpinteri e il “prof.” Cardone abbiano chiesto finanziamenti ai politici di Bruxelles tra cui il PdL Aldo Patriciello del Parlamento europeo. Un giorno il prof. Carpinteri ne “risponderà per sé stesso”?
A. Guglielmi
Ma allora: intendete usare i normali canali scientifici con peer reviewing delle proposte di ricerca, o volete fare lobbying presso i politici? Prevedete di aver bisogno di un milione o piuttosto ne prevedete 100, come l’aver organizzato addirittura un congresso con la grande industria sembra suggerire? Intendete aspettare una verifica indipendente o pensate di procedere senza?
A. Carpinteri
SE PER POLITICI INTENDE IL MIUR, PENSO CHE SENTIREMO ANCHE LORO. OVVIAMENTE QUESTO NON PRECLUDE ALTRE STRADE.
Le “altre strade” comprendono Ansaldo Nucleare-Finmeccanica, sponsor del convegno di Torino, e la multinazionale Steriwave-Startec la cui filiale italiana non ha trovato 5.000 euro sui 10.000 di capitale da versare?
A. Guglielmi
Spero che Lei sia così cortese da voler rispondere alle domande che aveva tralasciato, anche per informare i firmatari dell’appello, il ministero della ricerca e di conseguenza il Senato, dove, come saprà, è stata presentata un’interrogazione il 6 giugno. Penso di interpretare il desiderio di tutti augurandovi di poter produrre risposte soddisfacenti e in tempi stretti sia alle domande sulle vostre intenzioni sia ai gravissimi dubbi sulle vostre misure.
Cordialmente,
Alessio Guglielmi
Altri “gravissimi dubbi” sono in arrivo, però A. Carpinteri e il “prof.” Cardone devono ancora rispondere a “verifiche” del 2009 e del 2010, oltre a riscrivere il proprio curriculum. Per le risposte ai dubbi del 2012 converrà portare pazienza.
(1) Fra le firme, quelle di Roald Hoffmann e Jack Steinberger che la custode deve ringraziare anche per le lezioni di chimica e di fisica che le impartiscono da decenni.