Spending review, enti a rischio: il presidente della Stazione zoologica Dohrn scrive a Napolitano
CRONACA – L’incertezza continua: a fronte di voci che annunciano, nella bozza di decreto sulla spending review, la soppressione di alcuni tra i principali enti di ricerca italiana, due tra quelli coinvolti – l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e l’Istituto nazionale di alta matematica (INDAM) – ci fanno sapere di non avere ricevuto alcuna comunicazione in merito. La notizia, insomma, è ancora tutta da confermare, ma oltre al direttore di OGS anche altri, nel dubbio, cominciano a muoversi.
È il caso del presidente della storica Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, l’etologo Enrico Alleva, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (già una volta intervenuto a favore della Stazione e di altri enti). Ecco il testo della lettera.
Ancora una volta apprendiamo con viva preoccupazione che la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli rischia la soppressione, nell’ambito del decreto sulla spending review.
Con questo provvedimento la Stazione Zoologica perderebbe l’autonomia che la caratterizza sin dalla sua fondazione, oltre a veder ridimensionata o annullata la sua operatività.
La Stazione Zoologica Anton Dohrn, fondata nel 1872 da Anton Dohrn, è stato il primo Istituto al mondo dedicato esclusivamente alla ricerca scientifica in biologia marina.
La Stazione Zoologica è un’icona della ricerca biologica, grazie anche alla politica di cooperazione internazionale di cui è un esempio fondante. Scoperte fondamentali in biologia, dalla biologia dello sviluppo alla neurobiologia ed alla scoperta della struttura del DNA, hanno vissuto fasi importanti presso l’Ente.
Presa a modello da diverse altre Istituzioni, la Stazione Zoologica di Napoli è senz’altro il Centro di Ricerca italiano più noto al mondo nel campo della Biologia ed è tutt’oggi un organismo scientifico la cui valenza è riconosciuta a livello internazionale.L’attualità delle ricerche della Stazione Zoologica è testimoniata:
1) dalla sua presenza in tutti i “Network of Excellence” relativi alla Biologia Marina varati dall’Unione Europea durante il Framework Programme 6 e 7;
2) dal coordinamento di un’infrastruttura europea, denominata EMBRC – per “European Marine Biological Resource Center” – che è l’unica infrastruttura a coordinamento italiano tra le 11 d’interesse Biomedico incluse nel processo ESFRI. L’EMBRC comprende 13 Istituzioni di 8 diversi Paesi europei;
3) da un Consiglio Scientifico che è disegnato per Statuto in accordo con l’Accademia dei Lincei e che testimonia l’alto profilo scientifico dell’Ente.La soppressione della Stazione Zoologica nella sua forma attuale significherebbe la sparizione dell’unico Ente di Ricerca pubblico del Mezzogiorno, un ostacolo allo sviluppo dell’EMBRC e quindi un danno considerevole per Napoli, la Campania e il Mezzogiorno in generale, oltre che per la visibilità del nostro Paese. Inoltre, la cancellazione di un’Istituzione che rappresenta un pezzo della storia della biologia moderna provocherebbe certamente sorpresa e le più vive reazioni nella Comunità Scientifica Internazionale.
Siamo consapevoli del momento difficile che vive il nostro Paese e la Comunità internazionale e siamo pronti a contribuire al superamento delle difficoltà nelle forme che ci saranno indicate.
Intendiamo sottoporre alla Sua attenzione la necessità di evitare questa pericolosa possibilità, contando sulla Sua saggezza e sulla Sua capacità di impegno per il mondo della ricerca e dell’innovazione e per la preservazione dei luoghi culturali tradizionalmente connotati dalla presenza di una comunità internazionale stabile: dunque un ambito tale da produrre una qualità della formazione scientifica per giovani italiani davvero unica nel panorama nazionale.Come ricercatori sentiamo l’urgenza di difendere un’Istituzione che soltanto se mantenuta nel suo stato autonomo rappresenta un valore per il nostro Paese e, in particolare, per il Mezzogiorno.
Prof. Enrico Alleva
Presidente