CRONACA – La multinazionale dell’omeopatia è costretta fornire informazioni più realistiche ai consumatori americani – e non solo.
L’anno scorso in due processi collettivi riguardanti l’Oscillococcinum, il prodotto di maggior successo, i tribunali della California hanno dato ragione ai clienti che si ritenevano ingannati sulla merce. Si sta per concludere il terzo, Gallucci vs Boiron. Come previsto, nel patteggiamento concordato in giugno per evitare altri processi, Boiron USA ha accettato di rimborsare 5 milioni di dollari: fino a $ 100 a famiglia per prodotti acquistati dal 2000 in poi in caso di ricevuta conservata; fino a $ 50 dollari o $ 10 a prodotto in assenza di ricevuta.
Il 13 agosto prossimo, un’udienza al tribunale di San Diego dovrà stabilire le spese legali a carico di Boiron e un “incentivo” per chi le ha sostenute in difesa dei consumatori, fissare la data di entrata in vigore dei provvedimenti patteggiati e il termine entro il quale i consumatori dovranno presentare la richiesta di rimborso per 43 prodotti.
Boiron dovrà spendere $ 7 milioni per eliminare la comunicazione al pubblico secondo la quale i suoi prodotti contengono ingredienti attivi “efficaci” contro una serie di malattie e disfunzioni. Per esempio, il giorno dell’entrata in vigore, dovrà aver sostituito tutte le confezioni perché accanto alle indicazioni per le varie malattie e disfunzioni figuri la dicitura “Questi usi non sono valutati dalla Food and Drugs Administration” (FDA).
Dovrà anche aver cambiato i propri siti web in conformità con quanto patteggiato, per esempio spiegando chiaramente livelli e metodi di diluizione. Questo dovrebbe portare a interessanti differenze tra le informazioni su uno stesso prodotto disponibili sui siti statunitensi e su quelli di altri paesi.
Nel caso $ 12 milioni sembrino pochi, va tenuto conto che Boiron ha un fatturato annuo di $ 600 milioni circa. In patteggiamenti analoghi, Glaxo Smith Kline ha accettato di pagare una multa di 3 miliardi e Abbott Laboratories di 1,6 miliardi.