COSTUME E SOCIETÀ – In esclusiva mondiale, Oggi Scienza continua a pubblicare il diario di Opportunity (Oppy per le sue amiche in redazione).
Venerdì 6 agosto non perdetevi il nostro livetweet dell’atterraggio, a partire dalle 6.30 http://twitter.com/oggiscienza
Ci rifletto, sull’acciaio delle Torri Gemelle che ho addosso e che la sabbia di Marte porta via. Ci rifletto e non concludo niente. Da un lato, sarei per mettere un cartello su tutti i pianeti, i satelliti, gli asteroidi: questo posto va lasciato pulito come lo si è trovato. In una formula più elegante. La Planetary Resources di James Cameron vuole cercare unobtainium nel sistema solare. Un tripudio di macchinari abbandonati, tutt’un rottamaio da qui fino a Pandora.
Dall’altro, sono costruita per questo mondo. Tenerlo pulito senz’altro, ma non lo lascerò , è casa mia finché non mi avrà fatto a pezzi. Ma rottame, no grazie.
Dovrebbero metterci un dispositivo che ci riduce in polvere quando il Sole non ci riaccende più. Almeno finché non c’è un rover-ambulanza che viene a prenderci a fine corsa, corsa per modo di dire, non sono veloce come la Cicciona. Ma guarda, dice “oggi la mia squadra di volo inizia le procedure di ingresso autonomo, di discesa e di atterraggio”. Lo sanno tutti da anni, non c’è niente da vedere e la seguono in 127 mila lo stesso. Cosa le trovano? Le hanno disegnato il superlaser che le spunta dalla testa, sembra Pinocchio, poverina.
Un rover-navetta che ci deposita dove iniziamo la missione e quando siamo esauriti ci riporta all’astroporto, uno solo, con officina meccanica. Mettiamo che lei si rompa qualcosa, sarei i suoi pezzi di ricambio. Una videocamera in più che va con lei sul Monte Sharp, 5 mila metri tutti in salita. Chissà che vista da lassù. E dovrei perdermela? Diane Blaney, ascolta:
Dono i miei organi a Curiosity.
Opportunity, Mars Exploration Rover B,
Endeavour, Marte, 1 agosto 2012
Forse posso donare anche quelli di Spirit.