CRONACA – Il gruppo di Rosario Mantegna applica gli strumenti della meccanica statistica e della fisica teoria in generale alla scienza delle reti, che definisce una “scienza umanistica”. Lo dimostra su PLoS One con una ricerca sulle decisioni politiche.
Rosario Mantegna è famoso come pioniere dell’econofisica, ma salta con disinvoltura dalla genomica all’epidemiologia alle istituzioni sociali. Questa volta, insieme a Michele Tumminello e Salvatore Miccichè – del suo Osservatorio dei sistemi complessi, all’Università di Palermo – e a due ricercatori finlandesi, analizza la rappresentazione di sé dei candidati alle elezioni che si sono svolte in Finlandia nel 2011, con il sistema proporzionale.
I ricercatori confrontano le opinioni e le intenzioni dei candidati e degli eletti – e implicitamente dei cittadini che li hanno votati o meno – che le hanno rese pubbliche compilando un questionario prima del voto, con quella del loro partito e dei suoi membri. Le informazioni aggregate dagli elettori convergono in una decisione moderata, anche se con code “grasse” a destra e a sinistra. Una bella dimostrazione quantitativa del teorema della giuria (d’attualità anche qui) pubblicato nel 1785 dal marchese di Condorcet, matematico, riformatore e rivoluzionario più per una contingenza della storia che per scelta.
Condorcet era femminista, ne tiene conto la seconda parte del lavoro di Tumminello et al., dedicata all’analisi di genere. Qui la tecnica per ponderare le molte variabili è più sofisticata. Nelle liste, le candidate vanno dal 52 al 17% e le domande del questionario hanno risposte a scelte multiple, fino a 27 per una sola domanda! Dati alla mano, le finlandesi che fanno politica in qualunque partito hanno un’idea più “compassionevole” della democrazia dei maschi di qualunque tendenza. Si conferma così uno stereotipo non degli elettori disinformati, come si legge spesso sulle riviste di scienze politiche, ma della società in generale. Forse Condorcet non ne avrebbe apprezzato la permanenza a distanza di secoli, ma di sicuro è più in sintonia con la sua idea di democrazia (d’attualità anche qui?).
Adesso Rosario Mantegna insegna metà dell’anno alla Central European University di Budapest dove Albert-László Barabási torna dagli USA per tener viva la tradizione matematico-filosofica locale. Così come Mantegna era tornato dagli USA a Palermo per tener viva la tradizione di Ettore Majorana del quale aveva tradotto in inglese il saggio lungimirante già dal titolo: Il valore delle leggi statistiche nella fisica e nelle scienze sociali.
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