LIBRI – “Che orgoglio per i ricercatori e gli ingegneri, giusto qualche tempo prima della seconda guerra mondiale, aver immaginato, concepito e messo a punto il radar! E che sorpresa scoprire in seguito che i pipistrelli utilizzano da sempre lo stesso principio, ma in modo ancora più elaborato. Ma come ha fatto questo animale a scoprire ciò che l’uomo non poteva neanche sospettare o concepire prima dei grandi traguardi scientifici del XX secolo?”
È un paragrafo tratto da “Il topo che amava i gatti e altre stranezze dell’evoluzione”, edito Bollati-Boringhieri: non un trattato sull’evoluzione o un’analisi storica di come Darwin sia giunto a concepire la selezione naturale ma un racconto ricco di umorismo e ironia.
Attraverso aneddoti e curiosità sulle bizzarre forme in cui la natura si mostra, l’autore riesce a illustrare in maniera semplice i principi che regolano la selezione naturale negli esseri viventi: piante, animali e sì, anche l’uomo, perché “la nostra specie non fa eccezione nel grande campo dell’evoluzione”.
L’autore, Michel Raymond, è Direttore di ricerca del CNRS all’istituto di Scienze dell’Evoluzione di Montpellier, in Francia; “Il topo che amava i gatti” non è il suo unico libro che tratta il tema dell’evoluzione: nel 2009 ha infatti pubblicato “Troglodita sarà lei! Guida darwiniana per la vita d’ogni giorno”.
Si parte da alcuni esempi di come la selezione naturale abbia lavorato in passato per alcuni animali, dalla falena del XIX secolo alle volpi addomesticate ai topi suicidi, fino ad arrivare all’ultimo capitolo dove ci si pone la grande domanda: l’uomo è ancora sottoposto alla selezione naturale?
Cos’è un adattamento e come si costruisce? Cosa succede quando si allontanano le specie da rischi e pericoli? La tecnica e la medicina ci aiutano a vivere più a lungo, questo influisce sulla selezione naturale? Qual’è il ruolo dell’evoluzione culturale nella selezione naturale? Cosa sta succedendo agli animali, dal punto di vista della selezione naturale, con il riscaldamento climatico?
Tante domande con un’unica risposta…. leggere il libro!