ricerca

Matematica verde

Leaf_1_webCRONACA – È proprio vero che in natura alla base di tutto c’è la matematica. Saper far di conto è fondamentale alla sopravvivenza tanto nella nostra vita di tutti i giorni, quanto in quella di altri organismi come suggerisce oggi uno studio sulla fisiologia delle piante.

Se nel nostro caso quando si hanno finanze ridotte è indispensabile una corretta valutazione e ottimizzazione degli acquisti, anche nel caso delle piante è necessario un calcolo complesso per sfruttare in maniera ottimale ed efficiente le proprie risorse. Il team di ricerca del John Innes Centre ha osservato che il comportamento notturno delle piante è tutt’altro che dormiente. Se di giorno infatti tramite il processo di fotosintesi anidride carbonica e acqua vengono convertite in carboidrati consumati e immagazzinati sotto forma di amido, di notte queste riserve vengono consumate consentendo alla pianta di crescere anche durante il periodo di oscurità.

Fin qui niente di strano, ma quel che impressiona della ricerca è la maniera in cui le piante riuscirebbero ad ottimizzare il consumo notturno in base ad una valutazione della quantità di cibo di riserva, la durata della notte e la necessità di nutrimento per evitare i deperimento. Questa valutazione verrebbe fatta sulla base di un “calcolo verde” effettuato sulla base delle informazioni contenute in due tipi di molecole una contenente informazioni sulla taglia della riserva di amido l’altra responsabile dell’indicazione del tempo disponibile prima del deperimento,a indicazione fornita da una sorta di “orologio interno”. La stima delle informazioni fornite da questi due tipi di molecole permetterebbe di operare la fondamentale divisione che consentirebbe alla pianta di utilizzare le sue riserve ad un tasso ottimale, ovvero senza sprechi consumando il 95% delle riserve entro la mattina, in maniera costante e dosando coscienziosamente la cena per non arrivare affamate al mattino. I calcoli, sostengono i ricercatori, sarebbero estremamente precisi, e in grado di tener conto delle variazioni ambientali.

Ulteriori approfondimenti in questo campo potrebbero suggerire cnuovi modi di aumentare la resa agricola, tenendo conto del tasso di crescita notturna. Che siano le piante ad insegnarci l’economia?

Crediti immagine: Jon Sulliva, Wikimedia Commons

Condividi su
Anna Sustersic
Mi occupo di comunicazione scientifica legata principalmente a temi di conservazione della natura e attualmente collaboro in Tanzania con PAMS Foundation sviluppando un progetto dedicato all’uso della comunicazione per la promozione della coesistenza fra uomo a fauna selvatica. Dopo il dottorato in Scienze ambientali, ho ho conseguito un master in comunicazione della scienza presso la SISSA di Trieste con una tesi sulla sensibilizzazione dei giovani alle tematiche scientifiche. Ho lavorato come educatore ambientale presso diverse aree protette. Successivamente mi sono interessata alla scrittura come mezzo per la divulgazione scientifica legata a temi naturalistici/conservazionistici. In quest’ambito sono stata collaboratrice e consulente presso musei scientifici, testate giornalistiche nazionali e internazionali, aree protette, case editrici scolastiche e Istituzioni trattando temi legati alla natura e alla sua tutela. Ho scritto diversi libri e guide per sensibilizzare e divulgare temi legati all’ambiente e la sua tutela: "L’anima Perduta delle Montagne" (Idea Montagna – 2019) e, con Filippo Zibordi, "Sulla Via dell’orso. Un racconto Trentino di uomini e natura" (Idea Montagna, 2016) e "Parco Adamello Brenta – Geopark" (PNAB – 2018).