IL PARCO DELLE BUFALE – Riservato al lettore Leopoldo: non è stato rintracciato l’E-cat partito in aprile da Ferrara per essere consegnato al “cliente americano”, prima azienda al mondo proprietaria di una caldaia nucleare a fusione fredda, forse finita in mano a pirati somali.
Quante effe. I lettori non Leopoldo attendono, si presume, aggiornamenti sull’energia in eccesso prodotta dalla cella a fusione fredda costruita dal dott. Francesco Celani negli ultimi 24 anni. Dall’anno scorso è sottoposta a test dal volontario Mathieu del Martin Fleischmann Memorial Project che sta, modestamente, accendendo il “Nuovo Fuoco“.
Dai dati in streaming, la cella tuttora “perdere” idrogeno, il suo combustibile. Le registrazioni di eventuali dati sono pertanto rimandate a dopo l’ICCF18, il convegno mondiale del fusiofreddismo che si terrà dal 21 al 26 luglio a Concordia, Missouri, dove il volontario riferirà dell’eccesso di energia non prodotto dalla cella.
Il dott. Violante dell’ENEA, Ente sponsor del convegno, presenterà slides del 2004; Alberto Carpinteri, declassato a “Dr”, il suo antico power point, l’ing. Rossi non ci sarà, l’ing.Abundo e l’Hydrobetatron nemmeno: le sorti della fusione fredda italiana, come il Paese ha ben chiaro, e della Kresenn Ltd di cui è direttore il dott. Celani, dipendono dal Nuovo Fuoco del dott. Celani.
Egli aveva mandato agli organizzatori un sunto ricco di dubbi e parco di novità, ma il 2 luglio riaccendeva la fiamma tricolore. Informava i “Colleghi” di 22 passi che il “Prof. Edmund Pell, USA”, un socio del club fondato dal dott. Celani nel 2004,
SEMBRA sia riuscito ad ottenere lo AUTOSOSTENTAMENTO, cioè SENZA IMMISSIONE DI POTENZA, da circa 80 ore alla temperatura apparente media, dentro il suo voluminoso reattore (circa 50 litri di Idrogeno), di 30°C con l’ambiente a circa 20°C.
L’indomani spegneva la fiamma e le speranze della Nazione
Cari Colleghi,
purtroppo, per motivi non ancora chiari, Il Prof. Edmund Pell ha trovato questa notte la termocoppia corazzata in SS dentro il suo reattore parzialmente danneggiata. Quindi i risultati ottenuti NON sono affidabili. Ripeterà l’interessante esperimento a partire da oggi.
- Il danneggiamento della termocoppia con guaina in SS è realmente un fenomeno raro, considerando che sono garantite dai vari costruttori fino ad oltre 1200°C.
Così raro da esser stato previsto da molti “Colleghi“.
- Vi prego di informare IMMEDIATAMENTE i lettori dei Vostri Blog dell’accaduto. (1)
(1) Ci scusiamo con i lettori non Leopoldo di informarli SOLO OGGI che il signor Pell si chiama Edwin, non risulta professore né aver mai fatto ricerca prima con la cella del dott. Celani o altro.
Crediti immagine: Mr. Thomas, Flickr