AMBIENTE – Aeroporto, scuole e autostrade chiusi per smog. È successo a Harbin, un città di oltre 11 milioni di abitanti nel nord est della Cina, paralizzata da una densa cappa di smog che per giorni ha reso l’aria irrespirabile e ridotto la visibilità a soli 10 metri. La concentrazione di polveri sottili ha raggiunto livelli superiori ai 900 microgrammi per metro cubo, circa 40 volte la soglia fissata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’inquinamento dell’aria non è solo un problema della Cina. In Europa, anche se l'”airpocalisse” è ancora – per fortuna – lontana, tira una brutta aria. A dirlo è l’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, secondo cui oltre il 90% dei cittadini che vive in città respira un livello troppo elevato di polveri sottili e ozono, rispetto ai limiti stabiliti dall’OMS, molto più severi degli obiettivi stabiliti dalla legislazione europea.
Fra le aree più inquinate, nel nostro Paese, c’è la pianura Padana. Nella classifica Ue delle città che hanno superato i livelli di polveri sottili consentiti troviamo non a caso Monza, Brescia, Cremona, Vicenza, Torino, Padova e Venezia. Mentre sul fronte dei superamenti dell’ozono spiccano Padova, Pavia, Reggio Emilia, Treviso, Parma, Verona e Varese.
Livelli di inquinamento dell’aria elevati comportano gravi effetti sulla salute. In particolare l’ozono e le polveri sottili continuano a causare problemi respiratori e malattie cardiovascolari. E proprio qualche giorno fa l’agenzia sul cancro dell’Oms (Iarc) ha inserito gli inquinanti dell’atmosfera nel gruppo numero 1, quello dei sicuri cancerogeni.