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Un Natale all’insegna della scienza

800px-Christmas_tree_baubleCULTURA – Il 2013 è stato l’anno del Nobel a Peter Higgs, della morte dell’astrofisica e divulgatrice Margherita Hack, del primo minicervello funzionante creato in laboratorio utilizzando le cellule staminali e l’anno in cui si è riusciti per la prima volta a raggiungere temperature più basse dello zero assoluto. Notizie che hanno spesso scaldato le pagine dei nostri quotidiani, ma che altrettanto spesso non vengono approfondite come dovrebbero se non in piccole cerchie di interessati ed esperti. In realtà i libri di argomento scientifico usciti in questi ultimi 12 mesi sono tantissimi e per tutti i gusti e livelli. A questo proposito Oggiscienza vi augura Buone Feste con non uno, ma dieci consigli di lettura (o magari di regalo) che parlano di scienza.

In un anno così politicamente travagliato per il nostro paese non si può che partire da La Matematica della democrazia. Voti, seggi e parlamenti da Platone ai giorni nostri di George G. Szpiro (Bollati Boringhieri, 291 p.) che ripercorre la nostra storia sociale a partire dalle antiche polis greche fino a oggi andando a esaminare le tecniche matematiche che hanno sotteso nei millenni le scelte politiche delle varie forme di democrazia. Un interessante viaggio senza bisogno di formule complicate, per capire il come e il perché dei meccanismi di voto.

A ottobre dopo più di un anno dalla chiacchierata “scoperta” del Bosone di Higgs, l’Accademia Svedese ha consegnato il prestigioso Premio Nobel per la fisica a Peter Higgs e François Englert. Ma che cos’è esattamente questo famoso Bosone? Il Bosone di Higgs. L’invenzione e la scoperta della particella di Dio di Jim Baggott (Adelphi, 259 p.) rappresenta per chi già mastica un poco il linguaggio scientifico un’interessante viaggio nella storia della fisica del Novecento, alla scoperta dei personaggi e delle idee che hanno portato alla celebre “scoperta” del 4 luglio 2012. Ma la fisica delle particelle non è solo appannaggio di chi già la fisica la mastica, come dimostra Cosmicomic. Gli uomini che scoprirono il Big Bang (Codice Edizioni,  149 p.) in cui l’astrofisico Amedeo Balbi e il fumettista Rossano Piccioni illustrano, è proprio il caso di dirlo, le vicende dei personaggi che hanno fatto la fisica del Novecento in un divertente poema a fumetti.

Il 2013 ha visto però anche alcuni eventi naturali catastrofici, come il tifone Haiyan nelle Filippine e il violento nubifragio che si è abbattuto sulla Sardegna. Un libro che affronta in modo serio e preciso la questione dei cambiamenti climatici e le possibilità concrete di arginare il problema è Clima bene comune di Luca Mercalli e Alessandra Goria (169 p.) edito da Mondadori. Le bugie nel carrello. Le leggende e i trucchi del marketing sul cibo che compriamo di Dario Bressanini (Chiarelettere, 192 p.) è invece il tentativo di rispondere alla domanda “conosciamo davvero ciò che mangiamo?” non solo attraverso l’etichetta, ma soprattutto attraverso la storia del cibo, per sfatare quei falsi miti che da decenni riempiono le nostre tavole. Il cibo e la cucina però possono dirci qualcosa anche del rapporto tra scienza e società, come ci racconta Massimiano Bucchi nel suo Il pollo di Newton. La scienza in cucina (Guanda, 184 p.) che intreccia scienza e arte gastronomica in un’unica grande storia.

Nel 2013 spunti di lettura non sono mancati neanche per chi si interessa, o semplicemente si sente incuriosito, dalle cosiddette scienze della vita. Che cosa accade per esempio nel nostro cervello quando abbiamo paura? A questa domanda hanno cercato di rispondere Salvatore Aglioti e Giovanni Berlucchi in Neurofobia. Chi ha paura del cervello? (Raffaello Cortina, 206 p.) che propone un viaggio tra le neuroscienze per capire meglio il legame tra i nostri comportamenti e il funzionamento del nostro cervello. E a proposito di comportamenti umani, tra mente e cervello, perché l’inganno ha un ruolo così importante nella nostra vita quotidiana? Perché inganniamo, veramente? In questo saggio, La follia degli stolti. La logica dell’inganno e dell’autoinganno nella vita umana (Einaudi, 384 p.) il biologo Robert Trivers, conduce il lettore già un po’ avveduto entro un percorso tra le diverse specie viventi per mettere in luce i diversi meccanismi ingannatori che entrano in gioco nella lotta per la sopravvivenza.

E a proposito di presunti inganni e macchinazioni, non può mancare in questa piccola biblioteca scientifica virtuale una proposta di approfondimento sì di carattere divulgativo, ma non per questo superficiale, sull’eterna questione della ricerca della vita extraterrestre. Proprio nell’anno che si sta concludendo infatti è mancata una delle voci più note della scienza italiana, l’astrofisica Margherita Hack. Viviano Domenici propone C’è qualcuno là fuori? Alla ricerca della vita extraterrestre. Le indagini della scienza e gli inganni della fantarcheologia (Sperling & Kupfer, 238 p.) scritto a quattro mani con la Hack nei suoi ultimi mesi di vita e in cui si affronta la questione della possibilità di vita aliena offrendo al lettore una prospettiva accessibile pur mantenendosi entro i confini della scienza, dove non c’è spazio per la fantarcheologia.

Ma le vacanze di Natale sono anche un’occasione per ritrovarsi insieme, adulti e bambini, a scoprire le magie della scienza. Concludiamo dunque questa breve carrellata con una proposta che mette insieme grandi e piccini. “Possiamo svuotare una bottiglia piena d’acqua usando l’aria? Possiamo sollevare qualcosa senza usare le mani? Possiamo costruire una scatola che non cade?” A domande come queste risponde Facciamo che eravamo inventori. Invenzioni facili e divertenti da provare a casa e a scuola con i bambini dai 4 ai 7 anni (Scienza Express, 76 p.) scritto da un gruppo di divulgatori che prende il nome di tecnoscienza.it e illustrato da Agnese Baruzzi. Un divertente manuale per parlare di scienza e tecnologia anche ai più piccini.

Buona lettura!

Crediti immagine: Kris de Curtis, Wikimedia Commons

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.