IL PARCO DELLE BUFALE – Sull’International Journal of Poultry Science, è uscita una ricerca sui “Cambiamenti istologici nel fegato e nei muscoli pettorali di polli macellati con e senza pronunciare il nome di Allah”. Il Parco intende svolgerne una parallela e, con l’aiuto dei lettori, più rigorosa.
Lo studio svolto all’Università di Batna, in Algeria, e pubblicato a pagamento da un editore predone ha destato perplessità. In particolare è stata lamentata l’assenza di valutazione in doppio cieco dei risultati. Ancora più grave sembra al Parco l’assenza di pennuti ai quali durante il trapasso veniva recitato un Ave Maria.
Da aprile, il Parco recluterà poll volontari fra i lettori di sesso femminile, maschile ed intermedi per un esperimento clinico sulla memoria dell’acqua santa che ne misurerà gli effetti terapeutici, depurativi ed energizzanti a dosi crescenti da 10 a 10.000 gocce al dì per un periodo di 100 giorni. Ai gruppi di controllo verranno somministrate rispettivamente acqua liscia, gasata e di una multinazionale dell’omeopatia. Somministrazione e valutazione, entrambe in quadruplo cieco, verranno affidate a personale allergico all’H2O di nome Leopoldo e non, onde evitare i conflitti di interesse.
Prima di dimostrare la maggior efficacia dell’acqua santa, occorre rispondere alle tre domande fatte dal dott. Beall in merito allo studio originale:
1. I risultati sono riproducibili? Se non lo sono, quali sono le implicazioni per i ricercatori che trovano risultati contraddittori?
2. Coniugare religione e ricerca scientifica è una buona idea?
3. Ricerche simili vanno pubblicate su riviste scientifiche?
Sotto le domande 2 e 3, il Parco ha scritto “Sì” e “Sempre, anche contro il parere del Vaticano“. Cosa deve scrivere sotto la prima domanda?
Crediti immagine: pipette Pasteur, Beliason/GNU, Wikimedia Commons