SPECIALE APRILE – Siamo sempre di più e sempre di più abitiamo in città. Oggi nel mondo una persona su due vive in aree urbane e, secondo le previsioni della Population Division dell’Onu, entro il 2025 saranno due su tre.
La concentrazione della popolazione urbana ha molteplici conseguenze: meno risorse per più persone, carenza di alloggi, inquinamento dell’aria, sovraccarico dei sistemi di trasporto pubblico.
Con conseguenze ancora più accentuate nelle megalopoli con più di 10 milioni di abitanti, dove vive quasi il 10% della popolazione mondiale. Se oggi sono 29 in tutto il mondo, nel 2025 saliranno a 37.
Secondo le stime, la crescita maggiore, in termini assoluti, si registrerà nelle città dei Paesi in via di sviluppo di Asia e Africa, che dovranno trovare risorse economiche e sviluppare politiche adeguate a fornire i servizi essenziali alla popolazione in rapida crescita. Il rischio, infatti, è che aumentino le persone costrette a vivere in baraccopoli, con serie conseguenze per la salute.
Nei Paesi industrializzati, invece, saranno soprattutto le città più piccole a registrare gli incrementi maggiori di abitanti con conseguenze sull’ambiente e sulla mobilità. Ci sono realtà urbane, però, che si stanno già preparando cercando di diventare smart city.