SPECIALE MAGGIO – L’anno scorso si è chiuso con 2.841 trapianti effettuati, quest’anno secondo le prime proiezioni si arriverà a 3.186 interventi, ben il 12% in più rispetto al 2013. A dirlo è il Sistema Informativo Trapianti del ministero della Salute, che ha aggiornato i dati disponibili alla fine di febbraio 2014.
Se questo trend positivo continuerà, ci aspetta un anno record, il migliore dal 1992 a oggi. Ad aumentare saranno soprattutto i trapianti di polmone, con un incremento del 27%, seguiti da quelli di cuore, rene e fegato. E il numero di donatori utilizzati passerà da 1.102 a 1.169.
Buone notizie, quindi, per gli 8.828 pazienti in lista d’attesa, la maggior parte dei quali necessita di un rene, e attende, in media, per oltre 3 anni. Anche se in generale aumenta il tempo medio di sopravvivenza di chi è in attesa di un trapianto, la percentuale di mortalità oscilla ancora dall’1,5% di chi attende un rene al 10,9% di chi attende un polmone.
Insieme alla crescita del numero di trapianti e di donatori, aumenta, però, il numero di italiani che negano il consenso alla donazione degli organi in caso di morte cerebrale di parenti. Oggi, quasi un italiano su tre (29,6%) non se la sente di decidere al posto altrui e preferisce dire di no al prelievo degli organi. Un motivo in più per dichiarare la propria volontà.
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